VOGLIA DI DORMIRE IN PRIMAVERA: LA STAGIONE DEL SONNO

STANCHEZZA E SONNOLENZA NEL CAMBIO DI STAGIONE. PERCHÉ?
di Viviana Di Ceglie
È il cosiddetto “mal di primavera” che rappresenta un disturbo passeggero che però prende il sopravvento nei nostri giorni.
All’inizio della primavera è normale sentirsi stanchi e senza forze, questo avviene perché il nostro organismo non ha avuto il giusto tempo per prepararsi gradualmente al cambiamento di clima e alle giornate più lunghe.
Il cambiamento stagionale può accentuare la tensione nervosa e influire sull’umore, sul sonno e sull’appetito di chi si trova già in una condizione di stress a causa di problemi personali o impegni professionali.
È più diffusa, in questo periodo, l’insonnia poiché in questo periodo dell’anno, il maggior numero di ore di luce causa un cambiamento dell’alternanza tra sonno e veglia, responsabile dell’insonnia. Questo stato causa una diminuzione, da parte del cervello, di secrezione della melatonina, l’ormone che regola il sonno e la cui produzione risulta inibita dalla luce.
Per favorire il sonno è consigliabile dormire in una stanza non troppo calda, con una temperatura tra i 18 e i 20 gradi, e ben oscurata; mentre di giorno è consigliato stare il più possibile alla luce. In questo modo si contribuisce alla stabilizzazione della secrezione della melatonina.
Per combattere la piccola inappetenza che in questo periodo prende il sopravvento, è consigliabile provare a mangiare i nuovi alimenti della stagione, quali: ciliegie, nespole, arance, prugne e fragole.
Per rimediare a questi fastidi non esistono farmaci specifici ma è buono ricorrere a cure ricostituenti, integratori e vitamine.