ITALIA E PROBLEMA ACQUA

ITALIA E PROBLEMA ACQUA
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SPRECHI D’ACQUA 

di Gaetana Fasano

L’acqua è un elemento imprescindibile per la sostenibilità ambientale e il benessere dei cittadini.

Giorno 22 si è celebrata la giornata mondiale dell’acqua e l’ONU ha lanciato l’allarme dell’acqua, per il rischio imminente che due miliardi di persone non hanno l’accesso all’acqua.

L’Italia, da almeno un ventennio, è il primo Paese all’interno dell’Unione Europea, ha poca disposizione di acqua, per uso potabile.

Ogni cittadino, secondo l’Istat, può disporre mediamente di circa duecentoquindici litri d’acqua al giorno, di più in Valle D’Aosta, e meno nella provincia di Enna.

La dispersione, di questo bene prezioso, è elevata, a causa di condutture “dispersive”.

Ad esempio la dispersione d’acqua, del 2020, potrebbe soddisfare le esigenze idriche di oltre quarantatremilioni di persone, per un anno intero.

Si sarebbero verificate perdite pari ad oltre il 50%, in nove regioni, specie al sud, fra le quali: Basilicata, Sardegna, Sicilia e Abruzzo.

L’acqua, secondo l’Istat, è stata razionata in alcuni comuni – capoluogo, fra cui: in quasi tutti i comuni della Sicilia, tranne quelli di Messina e Siracusa; tre della Calabria; Avellino, in Campania; Chieti e Pescara, in Abruzzo; Prato, in Toscana; Verona, nel Veneto.

In Italia e sempre secondo l’Istat, molte persone, in particolare 2 su 3, non si fidano a bere l’acqua dal rubinetto! E intanto le bollette salgono! L’ISTAT sostiene che: “Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (Sustainable Development Goals, SDGs), al tema dell’acqua sono dedicati il Goal 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie” e il Goal 14 “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”; a questi si aggiungono, per la natura integrata e indivisibile degli obiettivi, anche altri Goals, tra i quali il Goal 13 “Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze”. I cambiamenti climatici e l’inquinamento stanno infatti accrescendo la pressione su corpi idrici e infrastrutture, già fortemente sollecitati dai processi di urbanizzazione e dallo sviluppo economico che hanno avuto, negli anni, un impatto diretto sull’aumento della domanda di acqua. Occorre dunque rafforzare la resilienza del sistema idrico, rendendo i processi più efficienti soprattutto nei territori che presentano una maggiore vulnerabilità a situazioni di criticità idrica[1]”.

 

 

 

 

[1] https://www.istat.it/it/files/2022/03/REPORTACQUA2022.pdf

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GAETANA FASANO

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