A PALERMO, DOPO LE VAMPE, AGGRESSIONI AI POLIZIOTTI

SCATTANO LE DENUNCE I RESPONSABILI QUASI TUTTI MINORENNI
di Martina Lanzetta
Il 19 marzo in tutta Italia si celebra San Giuseppe, la festa del papà. Ogni regione lo fa a modo proprio, e in molti casi dedicando a questa giornata cibi, usanze e tanto altro.
In Sicilia, ad esempio, esistono le cosiddette “tavolate” in onore del Santo, che consistono nel preparare banchetti particolari. Ma non solo.
Un altro esempio, infatti, è quello delle “vampe”, ma cosa sono esattamente?
La Vampa di San Giuseppe è diffusa in tantissime parti della regione. Essa consiste nella predisposizione di grandi quantità di legna in un certo modo, in diverse zone delle città, alle quali si dà fuoco.
Palermo rappresenta sicuramente il luogo in cui vengono accesi più falò, sentendo la tradizione come un sentimento di “appartenenza”, e i quartieri più importanti della città entrano in competizione fra loro per chi accende il fuoco più maestoso.
Spesso, purtroppo, tutto questo sfocia in qualcosa di molto grave e pericoloso, proprio come è avvenuto la sera del 19, ed è per tale motivo che da tempo ormai da tempo le forze dell’ordine tentano di contrastare il fenomeno.
Tre ragazzi di 15, 16 e 17 anni sono stati denunciati per la sassaiola in via Stazzone in cui sono rimasti feriti due poliziotti e che ha anche danneggiato l’auto di servizio.
Gli agenti, secondo la ricostruzione, sarebbero stati colpiti dalle pietre per essere intervenuti nelle operazioni contro le vampe.
Poco dopo l’accaduto sono scattate le indagini in cui sono stati individuati i tre, portati dunque in commissariato e denunciati.