INCIDENTI STRADALI, PEGGIO D’INVERNO?

INCIDENTI STRADALI, PEGGIO D’INVERNO?
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LE CONSTATAZIONI DI UNA NEO PATENTATA

di Trisha Mcree

Con l’arrivo dei periodi caldi, il ghiaccio si scioglie, la temperatura diventa più alta ed i giovani presi dalla calura bevono nei locali, anche prima di mettersi alla guida, ed è per questo che si verificano molti più incidenti d’estate rispetto all’inverno.

Eppure anche il numero di incidenti verificatosi d’inverno è alquanto allarmante, ed anche la mia personalissima esperienza in quanto neo patentata non è da prendere alla leggera.

Sono circa sette mesi che sono entrata in possesso della patente di guida, e devo dire che ciò che ho visto da guidatrice in questo brevissimo lasso di tempo min ha lasciato esterrefatta. Partiamo dal presupposto che ho avuto due anni per studiare la teoria e sei mesi abbondanti per fare pratica prima dell’esame, ma malgrado ciò l’esame pratico l’ho dovuto ripetere, e parte da qui il primo vero ricordo traumatico della mia personale esperienza di guida: nel momento in cui mi sarei dovuta inserire nella corsia di sinistra per poi immettermi nella rotatoria, la macchina a fianco vedendo la mia segnalazione ha trovato “divertente” accelerare ogni volta che tentavo di inserirmi nella corsia, o decelerare se tentavo di accodarmi. Guidando io una macchina con sopra la scritta “scuola guida” doveva aver pensato che stessi facendo solo un pò di pratica, il guidatore non aveva idea che quel suo scherzetto mi avrebbe fatto bocciare- dato che l’istruttrice aveva creduto io fossi insicura nell’immettermi e quindi un pericolo- oltre al fatto che avrebbe potuto causare un incidente. Un mese dopo ripetei l’esame e venni ovviamente promossa. Sei mesi dopo prendo la macchina per andare in palestra ed un Suv grande quanto un Transatlantico anziché darmi la precedenza, passa senza guardare. Resosi conto di non aver rispettato il codice stradale decide di piazzarsi d’improvviso in mezzo all’incrocio, grazie al cielo avevo i riflessi pronti ed ho frenato giusto in tempo per fermarmi a poco più di un metro. Lancio uno sguardo al guidatore e realizzo che avrà avuto -almeno- ottant’anni. Un paio di settimane dopo, questa volta di ritorno dalla palestra, passo per un altro incrocio, con doppio senso di circolazione, mi inserisco al centro aspettando -come dice il codice della strada- che mi venisse data la precedenza ed all’improvviso vengo scossa da un clacson. Era la macchina dietro di me che mi intimava di passare, malgrado fosse chiaro che non potessi farlo senza schiantarmi o causare incidenti. Ora, io nel lunotto posteriore ho una “P” grande come l’intero foglio A4 incollato e ben visibile a tutti, ed erano le 17.30 di sera, lascio a voi lettori le conclusioni. Siamo un popolo di nevrotici pronti a far schiantare i giovani contro un muretto per poter andare di fretta alle nostre mete? Siamo così frustrati di inverno da doverci sfogare con gli utenti della strada? Anziché bere alcolici abbiamo reso la rabbia stradale una sorta di alcol legalizzato?

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TRISHA MCREE

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