CON “DUE VITE” MARCO MENGONI È TRA I FAVORITI AL FESTIVAL DI SANREMO

CON “DUE VITE” MARCO MENGONI È TRA I FAVORITI AL FESTIVAL DI SANREMO
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UN SUCCESSO INARRESTABILE 

di Anna Adamo 

Nel 2010 vinse X Factor e due mesi dopo si presentò in gara al Festival di Sanremo.
Da quel giorno la vita di Marco Mengoni è cambiata al punto da renderlo uno dei cantanti più amati del panorama musicale italiano.
“Venni catapultato al Festival di Sanremo due mesi dopo la vittoria ad X Factor.
Fu un buttarsi, un vediamo che succede. Conservo pochi ricordi confusi di quel momento.

Arrivammo con una 500 carica di sogni e vestiti. Non avevo stylist, truccatori e parrucchieri al seguito, guardando il video lo si evince. Ero immaturo e inconsapevole, caratteristiche che a volte giocano a favore”.
Impossibile dargli torto, perché quel ragazzo immaturo e consapevole è salito sul palco dell’Ariston tantissime altre volte.
La più importante, nel 2013, quando vinse con il brano “L’ essenziale”.
“Il 2012 – racconta ancora incredulo – fu un anno pieno di cambiamenti.
Avevo cambiato Manager.  Io e Marta Donà eravamo giovani e nessuno credeva in noi. Mi davano per spacciato e finito.
Al Festival di Sanremo sembrava dovessi combattere contro tutto e tutti.
Poi, sera dopo sera, mi sono accorto che qualcuno mi tornasse vicino, io però non credevo di poter raggiungere una carriera.
Ero sul punto di iscrivermi nuovamente all’università sapendo che la musica sarebbe rimasta nella mia vita, ma in un altro modo.
La Vittoria mi ha svegliato dai miei stessi dubbi.”
Ebbene si, per Mengoni la strada verso il successo è stata tutt’altro che facile.
Ciononostante, non si è mai arreso. Non ha mai smesso di credere al fatto che il suo sogno sarebbe potuto diventare realtà.
E a fatto bene.
Oggi, infatti, a distanza di anni con il suo “Due vite” risulta essere tra i favoriti di questa edizione del Festival.
“La cosa – ammette – un po’ mette pressione. Però, vorrei divertirmi e non pensare al sabato. Fortunatamente nella mia carriera ho già una statuetta con il leone, l’ unico premio che tengo in studio. Se si vince, ben venga. Altrimenti, come diceva qualcuno: l’ importante è partecipare!”
Marco Mengoni non fa scongiuri o particolari riti scaramantici, vuole solo godersi l’esperienza, consapevole di aver già ottenuto la sua vittoria qualche tempo fa.
Un modo di vedere la situazione, il suo, frutto del gran lavoro che ha fatto su se stesso.
Infatti – conclude – da sette anni dedico una o due ore alla settimana ai miei pensieri insieme ad una terapista.
Chiamo questo lavoro su me stesso la mia storia infinita, perché non ci si scopre mai nella vita”.
Non vi sono più dubbi che tengano, Marco Mengoni non è più quel ragazzino pieno di sogni.
È un uomo consapevole, fiero ed orgoglioso dei traguardi raggiunti, di cui mai nessuno potrà privarlo.
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ANNA ADAMO

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