TALEBANI E DIVIETI: VIETATE LE CURE MEDICHE ALLE DONNE

MA CHI SI CELA DIETRO AL BOIA?
di Trisha Mcree
Da quando il 15 agosto 2021 Joe Biden ha riportato le truppe a casa i talebani si sono riappropriati tutta l’Afghanistan, con al governo il loro Leader Abdul Ghani Baradar.
Dapprima alle donne è stato vietato di uscire di casa senza burqua, poi di guidare, in fine di studiare medicina. Tante sono state le proteste e lo sdegno, le violenze subite dai manifestanti, sia uomini che donne, e molte le morti susseguitesi.
Oggi gli abusi dei talebani sulle donne hanno raggiunto un nuovo livello di sadismo: nessuna donna verrà più visitata o curata da un medico.
Ma chi si cela dietro al Boia? I talebani sono un’organizzazione politica e militare afghana, a ideologia fondamentalista islamica, presente in Afghanistan e nel confinante Pakistan. Il termine “talebani” è lo stesso usato per indicare gli studenti delle scuole coraniche, basata su testi sacri islamici. L’ideologia è quella di riformare il paese in base alle volontà scritte nel corano, un libro vecchio di migliaia di anni. 7 maggio 2022 parte l’obbligo dei burqua per tutte le donne in luoghi pubblici. Alle donne giornaliste invece è stato imposto di coprirsi il viso quando sono in diretta. Da donna e da giornalista posso solo immaginare quanto questo gesto sia stato denigratorio ed umiliante, per tutte coloro che sentivano di aver conquistato finalmente il diritto di esercitare la propria professione in libertà. dimostrazione che le promesse fatte in seguito alla caduta di Kabul lo scorso 15 agosto 2021 sono state solo parole al vento. “Tuteleremo i diritti delle donne” dicevano i talebani. A dicembre del 2022 alle donne è stato vietato di studiare ed esercitare medicina. Per protesta i loro compagni uomini sono usciti dalle aule delle università insieme alle loro colleghe studenti. Da qui nasce il vero nocciolo della problematica sorta ad oggi: le donne non possono essere visitate da uomini secondo la legge applicata dai talebani. Di conseguenza, oggi è stata rilasciata la notizia che nessuna donna verrà più visitata o curata su territorio afgano.
Niente medici donne dunque nessuno che possa visitare le altre donne. Non serve essere particolarmente lungimiranti per capire che se una donna dovesse ammalarsi, cito testualmente “verrà lasciata a morire”. E dato che l’età minima per obbligare una donna a sposarsi è stata abbassata ai 12 anni, è facile credere che molte saranno le morti di parto, o da emorragia dopo uno stupro. Ma davvero pochi sono i giornali -online e non- che ne parlano. Dopo l’abbandono dell’America sembra quasi che il resto del mondo se ne sia lavato le mani di ciò che accade alle vittime del regime talebano. Spesso ho sentito dire la frase “È sempre stato così”. Ed invece no, con il regime militare americano a Kabul, dagli anni 90 le donne erano finalmente libere di vivere la loro vita, vestirsi, e studiare ciò che volevano. Solo pochi anni fa gli era stato permesso di poter prendere la patente. Ed ora trent’anni di lotte sociali sono andati in fumo. I cittadini afgani lottano, si ribellano, muoiono per ciò in cui credono, per far valere i loro diritti e quelli delle loro “Sorelle Onoris Causa”. Quantomeno chi è in un paese privilegiato come il nostro potrebbe farsi carico di informarsi prima di spalancare le fauci e dare aria alla bocca.
Molti hanno la convinzione che dato che ciò che accade sta “dall’altra parte del mondo” non sia cosa che ci riguardi. Ma cosa credete che accadrà quando la maggior parte delle donne afgane sarà morta o caduta malata fra qualche anno? Pensate che dopo avergli lasciato la piena libertà di fare ciò che volevano in Afganistan i talebani si accontenteranno di estinguersi? Dato che per loro noi donne siamo solo oggetti di piacere e utili per la riproduzione, al pari di qualcosa che puoi barattare o comprare, è certo che non andremo in contro ad un odierno “Ratto delle Sabine”? Forti delle loro vittorie contro il modernismo in Afganistan, cosa gli impedirebbe di espandersi a macchia d’olio reclamando territori e donne di altri paesi fino ad arrivare in Italia?