ROVIGO: DOCENTE DENUNCIA GLI ALUNNI PER AVERLA FILMATA DURANTE LA LEZIONE

DURO COLPO PER GLI ALUNNI
di Martina Lanzetta
A compiere un crudele gesto sono stati, tre mesi fa, gli alunni della professoressa Maria Cristina Finatti.
I ragazzi, di una scuola superiore di Rovigo, avevano girato un video divenuto poi virale su Tik Tok in cui si vede chiaramente che, mentre l’insegnante svolgeva la lezione, a un tratto le è arrivato un colpo di pistola giocattolo di quelle che spara dei piccoli pallini di plastica.
Era l’undici ottobre del duemilaventidue. La voce di Maria Cristina durante la sua ora si sentiva a malapena, ma quando si è girata per controllare delle slides sul computer la pistola l’ha centrata in piena testa e poi sull’occhio. Successivamente, l’oggetto è stato lanciato dalla finestra e mai più ritrovato.
La donna, dopo aver domandato più e più volte chi fosse stato, tra gli schiamazzi dei giovani decise di uscire fuori dalla classe e scoppiò in lacrime.
A distanza di tutto questo tempo, allora, per ottenere l’attenzione di qualcuno ha deciso di denunciare l’intera classe.
“Sono entrata in classe e ho iniziato la mia lezione normalmente – ha detto – a un certo punto un ragazzo mi chiede di fargli vedere la diapositiva precedente, e io mi sono anche meravigliata perché di solito non fanno nemmeno domande. Mi è arrivato così, un pallino in testa e mi hanno deriso.”
Si tratta di un cattivissimo gesto che i ragazzi hanno organizzato attentamente. “Uno ha dato la pistola a un altro, uno ha sparato, e l’altro ha gettato via dalla finestra la pistola per nasconderla” sono le parole di Denise, una delle studentesse presenti quel giorno.
Fino ad ora, la vittima non sembra aver ricevuto particolare supporto da nessuno. Né dalla preside, né dai genitori o dai ragazzi stessi.
Come non ha ricevuto nemmeno una volta delle scuse. Scuse che, almeno in parte, avrebbero potuto contribuire a far sentire Maria Cristina Finatti meno umiliata.
La scuola è, forse, il primo luogo in cui si parla di bullismo. Per fortuna, gli insegnanti tra i loro compiti hanno anche quello di sensibilizzare verso determinate tematiche.
Stando a fatti di questo tipo, però, ci si potrebbe domandare “lo stiamo facendo nel modo corretto?”
Gli insegnanti sono persone. Non sono chiamati nelle scuole per scaldare le sedie, ma per ricoprire un ruolo fondamentale nella crescita degli alunni.
Questo Maria Cristina lo sa, ed è per tale motivo che una volta superato quello che ha definito un “dolore interiore”, ha compiuto il coraggioso gesto di denunciare.
Forse, molti dei suoi colleghi che si sono trovati o si trovano nella medesima situazione, potranno prendere ispirazione da lei e farsi coraggio… per un sistema scolastico più buono e sano in cui vivere.