SALERNO: VINCENZO DE LUCA PENSA ALLA RISTRUTTURAZIONE DEL PD SALERNITANO DOPO LA DEBACLE DELLE POLITICHE

LE PRIME MOSSE: FRANCO ALFIERI ALLA PROVINCIA, BONAVITACOLA E I CANDIDATI DELLE ULTIME POLITICHE QUALI GUIDE ED – AIUTI – “AGLI AMICI DI PIERO”
di Giovambattista Rescigno

I conti non tornano in casa PD a Salerno e c’è l’oste che dopo aver fatta la sua analisi, verificati i risultati, fatte i dovuti calcoli, annotate le differenze, ha stilato la lista della lavandaia (e questo c’era da aspettarselo), di tutte quelle cose che nell’ultima tornata politico elettorale non sono andate bene nel salernitano, dove il PD ha realizzato una sonora sconfitta, collezionando una serie di sconfitte nei territori che furono circoscrizioni dove per anni avevano imperato sia il PCI che la DC e buona parte del PSI ovvero i territori Battipaglia, Eboli, Mercato San Severino sconfitta che si va ad aggiungere quelle precedenti, una vera debacle per Vincenzo De Luca che era abituato a vincere e governare ovunque, forse è stato dovuto anche alle rotture interne allo stesso PD in alcuni comuni, comunque governati da amministrazioni pidiessine. Una sconfitta totale del Partito democratico, mal digerita dal governatore Vincenzo De Luca, che quanto sembra è intenzionato a ridimenzionare le forze giovani che tutto hanno dimostrato tranne di essere rampanti, che hanno fatto quadrato intorno ai candidati delle politiche, in modo particolare intorno al figlio Piero che come suol dirsi sono ritornati a via Manzo “con le pive nel sacco”. Una debacle, sicuramente non attribuibile solo alla lieve aria frizzantina di Letta, presentatosi ovunque, non solo a Salerno più da professore che da carismatico capo di partito, ed all’onda d’urto Meloniana; tante componenti che hanno portato alla sconfitta del PD.

A quanto pare, ed alle voci che si sentono nei vari corridoi, e De Luca padre, starebbe per riprendere in mano la situazione, per far risorgere la Fenice dalle ceneri, posizionando nuovamente i suoi fedelissimi, affiancandoli ai giovani “rampanti” che hanno fatto e fanno quadrato intorno al figlio. Uno degli esempi è la candidatura di Franco Alfieri, sindaco di Capaccio-Paestum che è candidato quale presidente della Provincia. L’altra mattina il suo saluto in conferenza stampa di fine mandato alla sala Bottiglieri della provincia, all’uscente Michele Strianese sindaco di San Valentino Torio che, nonostante il suo massimo impegno, forse lasciato solo anche dai componenti della sua maggioranza, ha raccolto pochi voti per il PD soprattutto nell’Agro Nocerino, dove hanno fatto da padrone le Lady candidate dalla coalizione di centrodestra 50.000 voti, e dal M5S circa 35.000 voti, facendo così posizionare la candidata del PD al 3 posto. Dunque stando così le cose, De Luca sta scrutando approfonditamente gli amici di Piero il quale a questo punto non ha più l’esclusività sulla gestione del partito nel salernitano. Sotto la lente di ingrandimento anche il segretario provinciale del Pd Enzo Luciano, una scelta dovuta quella di De Luca padre atteso che tanti dirigenti e uomini forti del partito erano rimasti praticamente fuori dalla gestione del partito, non solo nel breve periodo elettorale ridottosi ad un’esclusiva degli (amici del figlio), i quali non disdegnavano di dire nella sede provinciale del partito che certe imposizioni del Governatore erano difficili da digerire ed insopportabili. Tutto ciò lascia presagire che il governatore abbia già chi mettere, o meglio ridare vigore ed importanza nella gestione, sicuramente tra essi il fidato e sconfitto Fulvio Bonavitacola, al quale affiancherebbe gli altri candidati alle scorse elezioni politiche.