COMPARTO C5. MICHELE MIRELLI “IMU, L’ AMMINISTRAZIONE DI GROTTAGLIE INTROITA DAI PROPRIETARI IL 22%IN PIU’ DEL DOVUTO”. ALCUNI PROPRIETARI PROPONGONO PIANO DI INQUADRAMENTO URBANISTICO.

IL COMITATO DEL C5 “TIEPIDO” SULL’ATTUAZIONE DELLE C.D. “TAVOLE SOSTITUTIVE DI DETTAGLIO” (DA TAV. 27A A TAV. 38F) DEL PRG.IL COMUNE CONTINUA A NON RISPONDERE DA MARZO 2022
di Vito Nicola Cavallo
Alcuni giorni fa l’avvocato Michele Mirelli, che da tempo si batte “come un leone” per affermare le ragioni di decine di grottagliesi, avverso le richieste IMU su terreni edificabili compresi nel Comparto edificatori C5 di via Padre Ignazio D’Amuri, ha depositato ulteriore documentazione utile a “stanare” l’amministrazione comunale di Grottaglie a voler dare risposta alle richieste dei proprietari. Infatti dopo la diffida agli amministratori e tecnici comunali “a prendere visione delle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio dalle tavole TAV. 27 alla TAV. 38 allegate al PRG della Delibera G. R. 1629/4-11-2003, sia al PRG della Delibera di G. R. n. 2965/2010” invitandoli “ ad espletare gli adempimenti attuativi con cortese urgenza”, per conto di alcuni proprietari ha protocollato la richiesta di “Valutazione compatibilità urbanistica piano di lottizzazione/particolareggiato di cui alle delibere del consiglio comunale n. 277/87 e 74/88, perimetrazione sub-comparti del Comparto C5-PRG vigente, ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lett h – L. R. n.6/79, mod-integr. con LL. RR. n. 66/79 e n. 56/1980 e Determina Dirigenziale n. 478 del 14.05.2020.”
Nella richiesta si precisa che “ vista la Relazione Tecnica allegata alla determina dirigenziale n. 478 del 14.05.2020 “approvazione di linee guida/norme volte alla suddivisione dei comparti in sub-comparti, in applicazione dell’art. 12 co.3 lettera e-bis) della L.R. 20/2001 come modificato ed integrato da L.R. 5/2010, art.16 dalla quale si rileva che “Il Comune di Grottaglie è dotato di un Piano Regolatore Generale, approvato con delibera di G.R. n. 1629 del 04.11.2003 e con DGR n.2965 del 28.12.2010 (nuova approvazione definitiva a seguito di sentenza TAR Puglia Sez. III, n. 2632/2008). Come per la maggior parte dei PRG di tradizione, anche nel PRG di Grottaglie il territorio comunale è suddiviso in diverse zone territoriali omogenee, che rimandano, per buon parte, all’articolazione e alle destinazioni previste dal DIM 1444/1968.Il nuovo PRG, approvato con delibera di G.R. n. 1629 del 4.11.2003 non modifica sostanzialmente la zonizzazione preesistente (né prevede una particolare espansione edilizia all’infuori di quella sancita dal precedente strumento urbanistico già notevolmente
sovradimensionato), restando in questo vincolato ad un’idea di sviluppo legato alla crescita urbana, che si svolge nella direzione già tracciata in precedenza. Si precisa che la predetta normativa, a seguito della approvazione in via definitiva del P.R.G. con delibera della Giunta Regionale n. 1629 del 4/11/2003, e successivamente con la delibera della Giunta Regionale n. 2965/2010 di riapprovazione, è stata in parte modificata nei termini che vengono qui di seguito riportati: – tutte le zone omogenee di tipo C di cui al D.M. 1444/1968 sono assoggettate a strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa pubblica e/o privata, come disciplinati dagli artt. 19 e segg. della L.R. n. 56/1980; 8 – con riferimento alle c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), le stesse hanno valore puramente indicativo, potendo avere valore cogente le previsioni contenute in dette tavole solo se confermate con apposito strumento attuativo (P.P. e/o P.L.)”. Per quanto premesso, facendo espresso riferimento alle “c.d. “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F), e preso atto delle nuove procedure introdotte dalla sopracitata determina dirigenziale, lo scrivente dovendo procedere alla redazione della perimetrazione di sub-comparti per il predetto Comparto 5, produce preliminare elaborazione scritto-grafica di PIANO DI INQUADRAMENTO URBANISTICO conforme alle “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F) valutate positivamente dal consiglio comunale di cui alle delibere del consiglio comunale n. 277/87 e 74/88 ( in atti dell’amministrazione comunale ) a voler esaminare la proposta preliminare di piano di lottizzazione/particolareggiato per il comparto (C5) ai sensi degli art. 15 ed art. 5, lett h – L. R. n.6/79, mod-integr. con LL. RR. n. 66/79 e n. 56/1980. “
Ma le iniziative dell’avvocato Mirelli sono andate avanti con la pubblicazione di un video sulla propria pagina social, dove spiega e dettaglia il contenuto delle “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F) valutate positivamente dal consiglio comunale di cui alle delibere del consiglio comunale n. 277/87 e 74/88, e cosa ancora più significativa e la successiva pubblicazione delle ragioni per cui il comune di Grottaglie avrebbe applicato una riduzione dell’IMU del 40% , al contrario del 62% spettante ai proprietari.
Spiega l’avvocato Michele Mirelli, entrando nel merito della normativa urbanistica vigente del Comparto C5 che “l’estensione del comparto individuato nelle “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F) valutate positivamente dal consiglio comunale di cui alle delibere del consiglio comunale n. 277/87 e 74/88 è di poco più di 27 ettari di cui sono destinati per l’edificazione poco più di 10 ettari, destinando i restanti 17 ettari a strade, verde, marciapiedi ed opere pubbliche.
Ne consegue logicamente che l’amministrazione richiede il versamento dell’IMU grazie alla validità del piano regolatore vigente, di fatto avviando in linea teorica l’esecutività delle “tavole sostitutive di dettaglio” (da tav. 27° a tav. 38F) valutate positivamente dal consiglio comunale di cui alle delibere del consiglio comunale n. 277/87 e 74/88. In conclusione il sindaco non potrebbe esigere IMU su aree che saranno cedute all’amministrazione pari a 17 ettari, superfice che corrisponde al 62% del totale del comparto, rilevando di conseguenza che il dovuto IMU è da considerare sul 38% dell’area posseduta dai proprietari del Comparto C5”.
Dunque potrebbe aprirsi a breve ulteriore contenziose sulla determinazione del quanto dovuto dai proprietari del comparto, non trascurando che su quel 38% di superfice restante ai proprietari, a seguito di varo definito delle tavole sostitutive e dei relativi sub-comparti, si potrà edificare un 60% destinato ad edilizia privata, il restante 40% dovrà essere destinata ad edilizia convenzionata, sovvenzionata , unifamiliare e plurifamiliare, fatto questo che dovrebbe determinare ulteriore riduzione dell’IMU richiesta dal Comune.
Non sfugge che l’inerzia dell’amministrazione a dare seguito all’esecutività del comparto, ha sottratto alla città la possibilità di avere la disponibilità di 45 nuove abitazioni a prezzi agevolati, a tanto abbiamo registrato dal Comitato C5 presieduto dall’avvocato Ciro Lenti, un tiepido accoglimento dei nuovi elementi introdotti dall’avvocato Michele Mirelli.
Ad oggi l’amministrazione continua nel suo silenzio, ne giustificabile ne utile sia ai cittadini che alla stessa amministrazione.