GROTTAGLIE. “IL GIARDINO DEL GELSO BIANCO”, UN “PARCO DELLA MUSICA DEL TEATRO DELLE ARTI SCENICHE”. PROGETTO URBATETTONICO STRATEGICO. PARTE PRIMA/4 ESCLUSIVA ARTES’TV

ARCHITETTI ANTONIO E CHIARA FANIGLIULO VERSO UN MODELLO URBANO SOSTENIBILE CON UN PARCO VERDE-URBANO. “SILENZIO” DAL COMUNE DI GROTTAGLIE
di Vito Nicola Cavallo
Proseguiamo con tematiche urbanistiche ed architettoniche in terra di Puglia, ospitando ancora una volta, ed in esclusiva per Artes’Tv il decano degli architetti di Puglia, il grottagliese Antonio Fanigliulo; l’autorevole professionista, che ha svolto attività di progettazione e realizzazione architettoniche ed urbanistiche in provincia di Taranto e non solo, ospitato più volte con le proprie realizzazioni su riviste nazionali dedicate all’architettura ed all’urbanistica, Come ricorderete, nelle scorse settimane l’architetto Fanigliulo dichiarava “La scuola “Sant’Elia”, non può essere demolita! fermiamo il folle gesto e l’inutile assurda violenza sulla pregevole opera di Architettura Razionalista”, bene, la commissione del Ministero della Pubblica istruzione, ha condiviso quanto dichiarato dal Fanigliulo è ha “stoppato” la demolizione della scuola; degli stessi architetti Chiara ed Antonio Fanigliulo abbiamo presentato il progetto di Palazzo Frisini a Taranto, oggi e per i prossimi giorni, vi presentiamo in esclusiva, l’ideogramma progettuale del “IL GIARDINO DEL GELSO BIANCO”, progetto urbatettonico strategico parco della musica, del teatro e delle arti sceniche per la bellezza del territorio: verso un modello urbano sostenibile un grande attrattore kulturale immerso in un grande parco verde urbano, autori, Antonio e Chiara Fanigliulo, architetti ed urbanisti in Grottaglie nota città d’Arte e delle Ceramiche.
Incontriamo i due architetti , Chiara ed Antonio Fanigliulo nello storico studio di Antonio, nel centro della città di Grottaglie, dunque cari colleghi, un ideogramma progettuale che si materializza in grafici e relazioni per un possibile realizzazione di un teatro nella città di San Francesco de Geronimo e di tanti illustri e raffinati intellettuali, in cui un teatro esistente, il cinema teatro Petraroli venne demolito durante l’amministrazione del sindaco Giuseppe Vinci. Il teatro a Grottaglie prende forma, come ha scritto l’attore grottagliese Alfredo Traversa nel suo “MUSSOLINI E MIA SUOCERA”. “Arriva il teatro a Grottaglie prima della marcia su Roma, un nuovo teatro denominato “Teatro Vittorio Veneto”, 1911 oltre al teatro arriva il telegrafo, 28 Novembre 1911 da Taranto arriva un
manager teatrale Vincenzo Fusco (..baffoni e bombetta, in foto), che a sue spese, primo esempio di fusione di pubblico e privato, vuole realizzare un teatro, entusiasmo di tutto il consiglio comunale ..appalusi e cori…Fusco…Fusco…Fusco, nel ‘900 a Grottaglie non c’era la corrente elettrica, il Fusco riuscì ad illuminare una strada del centro storico era illuminata con un generatore presente nel teatro, quindi il teatro illumina la buia città, scena felliniana, il vero teatro.16 Maggio 1912 inaugurazione del teatro “Battista”.
Architetto Fanigliulo dunque la città di Grottaglie avrà mai un teatro? La Città di Grottaglie e il suo territorio di area vasta, avranno mai un TEATRO? E un Grande Parco Verde Urbano? E uno spazio attrezzato per le manifestazioni e gli eventi all’aperto? “Parco della musica del teatro delle arti sceniche”. Come scrivo nella allegata “Nota di Trasmissione” la proposta la inviai all’amministrazione comunale di Grottaglie già nel luglio 2021. Ovviamente senza alcun riscontro da parte della stessa. Ma, come puoi immaginare, la cosa non mi ha affatto stupito!” E continua Fanigliulo “per quanto inopportuno e superfluo, tengo a precisare che questa mia iniziativa di predisporre lo “Studio di Fattibilità Urbatettonica” e di inviarlo all’amministrazione comunale non ha, e non potrà avere, alcun riferimento o relazione con una eventuale mia aspirazione, ambizione, o pretesa a richiedere un incarico professionale. Tanto più che, come è noto, le attuali norme per l’affidamento dei servizi di Ingegneria e Architettura sono disciplinate dalla legge con l’obbligatorietà dei bandi e dei concorsi pubblici. Quindi, nessuna illusione e, soprattutto, nessuna strumentalizzazione. Come sempre, e già in passato, tutto il mio lavoro, i miei studi e le mie ricerche sono mossi dalla mia passione per l’Urbatettura e finalizzati, come nel caso specifico, a fornire il mio contributo culturale e civile per le competenze che mi riguardano e nelle cose in cui credo.”
In una nota inviata agli “Spett.li Autorevoli Organi di Informazione e Kultura del Territorio Jonico – Area Vasta Orientale”, Fanigliulo scrive “In passato qualcuno lo aveva annunciato, senza però impegnarsi a dare seguito e concretezza al suo stesso proposito! Credo che un Territorio Antropizzato che non si identifichi attorno a dei poli scientemente formalizzati per la Kultura, non potrà mai decollare per offrire dignità di vita e benessere ai suoi abitanti. Il TEATRO-AUDITORIUM, con le sue varie attività artistiche e formative, è un luogo privilegiato per eccellenza per tenere vivo, prosperoso, acceso e partecipativo il dibattito culturale e civile di una Città e persino del suo hinterland. Profittando delle opportunità che vengono offerte con il PNRR (e non solo), già nel luglio 2021 pensai di stimolare e spronare l’Amministrazione Comunale della Città delle ceramiche, offrendogli una proposta progettuale «Studio di Fattibilità Urbatettonica» per la realizzazione in territorio di Grottaglie di un “Parco della Musica, del Teatro e delle Arti Sceniche” inserito in un “Grande Parco Verde Urbano di 50.500 mq”, con un parterre per concerti e manifestazioni all’aperto di circa 20.500 mq». Come si potrà leggere dalla “Relazione” che allego, trattasi di un «intervento Intercomunale di Rigenerazione Urbana e Territoriale per la Rivitalizzazione, la Riqualificazione e la Valorizzazione per la RINASCENZA del bacino di utenza delle aree gravitazionali urbanizzate dei Comuni del Montedoro e Salete». Ad interessare, qualificandola, è l’area compresa fra le vie XXIV Maggio, Martiri d’Ungheria, Partigiani caduti e Oberdan, a ridosso e diretto contatto con il Centro Storico. Come ho avuto modo di
esprimere già in altre occasioni, credo che per le ragioni Urbatettoniche che la interessano, la Città di Grottaglie deve uscire e abbandonare la “cultura del presepe” nella quale è caduta e giace da oltre un trentennio per tornare a “PENSARE” e AGIRE in GRANDE, progettando e realizzando Infrastrutture di alta qualità Urbatettonica e benessere abitativo urbano. Servono “progetti di qualità”, non “qualunquistici”. Diversamente, vedrà la sua inesorabile fine! Quindi, come nell’immediato dopoguerra (ai tempi del Sen. Gaspare Pignatelli) avviare per essa una stagione di GRANDI PROGETTI E GRANDI OPERE PUBBLICHE che vedano la Città stessa protagonista di un cambiamento e rinnovamento socio-culturale comprensoriale, e politico-economico, degno delle massime eccellenze e aspettative. E’ appena il caso di evidenziare che la città di Grottaglie è un Comune di 30.000 abitanti circa, che non può essere amministrata con la logica riduttiva del “condominio”, ma deve essere GOVERNATA con i doveri e le responsabilità di una CITTÀ fulcro DI AREA VASTA. Penso che, per le ragioni “urbatettoniche” che la riguardano, non ci si può limitare agli ovvi, banali e scontati interventi di “manutenzione straordinaria” , già di competenza di diligenti funzionari e dirigenti comunali. Evidentemente – mantenendo “un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” – la “politica” del governo locale, estendendosi, deve interessarsi e concentrarsi sui Grandi Progetti, le grandi visioni, le grandi infrastrutture, l’efficientamente delle reti della mobilità, dei traporti e telematiche, le questioni ambientali, le Opere e Servizi pubblici in grado di valorizzare e attrarre investimenti sul territorio e dotarsi degli Strumenti Urbanistici e Programmatici più opportuni e necessari perché detti eventi e interventi si realizzino. La Kultura – insieme al Capitale Umano e alle Risorse Naturali – è uno dei tre fattori costitutivi, primari e insostituibili, universalmente riconosciuti, invarianti e necessari per la vivibilità delle Città del benessere oltre che per la salvaguardia del Pianeta. Sicuramente, il primo GRANDE PROGETTO POLITICO da mettere in campo – per dare l’abbrivio alla rinascenza del territorio – è proprio quello intravisto dal Testo Unico degli Enti Locali, cui artt. 15, 16, 17, Titolo II, Capo I, del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267, che detta norme per l’accorpamento/fusione dei cosiddetti “enti-polvere”. SEGUE DOMANI