LA RUBRICA SETTIMANALE: L’AVVOCATO NEL CASSETTO LE NOVITA’ DI E DAL PIANETA GIUSTIZIA

IL “SOVRAINDEBITAMENTO”: COSA È E COME FUNZIONA.
dell’Avv. Damiano Lo Monaco
Si sono rivolti al nostro consiglio diversi soggetti i quali versano in una situazione di difficoltà economica dettata dalla presenza di molteplici debiti contratti nel corso del tempo.
Ci è stato richiesto se esiste una normativa di tutela e come funziona.
La risposta è positiva in quanto esiste la Legge n.3 del 2012 sul Sovraindebitamento.
Rispondiamo al quesito partendo del concetto base, ovvero cosa si intenda per “sovraindebitamento”.
Il Legislatore ha introdotto la Legge n. 3/2012 (detta anche Legge “salva suicidi”) per dare tutela a quelle persone che si trovano in situazione di difficoltà economica.
Pertanto, il sovraindebitamento è la difficile situazione di quei soggetti (siano essi consumatori o piccole imprese) che versano in una situazione di squilibrio tra le disponibilità economiche ed i debiti da pagare e quindi non riescono ad adempiere alle proprie obbligazioni. Questi soggetti, quindi, non dispongono di risorse (c.d. “patrimonio prontamente liquidabile”) per onorare i debiti scaduti.
Risulta importante evidenziare la finalità della legge in esame che permette al debitore di pagare quanto gli è possibile e di poter usufruire della cancellazione del debito, onde ottenere la c.d. “esdebitazione”.
Resta bene inteso che questa opportunità non va intesa come una sanatoria del debito o una “scorciatoia” per non onorare i propri impegni economici a discapito delle ragioni dei creditori.
È offerta la possibilità a chi ha troppi debiti di pagare quanto gli è possibile, in relazione alla propria situazione di reddito, patrimonio e carico familiare.
L’approccio è quindi di equilibrio tra i diritti del debitore ad una vita dignitosa e quella dei creditori di ottenere almeno una parte di quanto loro dovuto.
Possono accedere a questa normativa di tutela i soggetti consumatori, ovvero persone fisiche senza partiva IVA (dipendenti pensionati e inoccupati, ecc), le Piccole imprese non fallibili (con un fatturato inferiore a 200.000 euro annui, patrimonio inferiore a 300.000 euro e debiti inferiori a 500.000 euro), le Aziende agricole di tutte le dimensioni, i Professionisti iscritti ad albi e ruoli, le Start up innovative e gli Enti no profit (onlus, associazioni, ecc).
Il soggetto che richiede l’accesso alla procedura deve trovarsi in uno stato di sovraindebitamento oggettivo, che sia un soggetto non fallibile, che non abbia posto in essere atti di frode verso i creditori (ovvero non abbia volutamente sottratto beni o denaro, occultandolo ai creditori).
In possesso dei requisiti sopra detti, il Legislatore ha previsto distinte procedure e tutte sono finalizzate all’esdebitazione.
Di seguito con un riassunto semplificativo:
1) Procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore – “Piano del Consumatore”: che è dedicata alle sole persone fisiche. Trattasi di un piano di pagamenti sostenibile rispetto ai redditi del debitore. Il piano viene approvato dal Giudice, e sostituisce ogni altra pattuizione.
2) Accordo di composizione della crisi: è sempre un piano di pagamenti, ma riservato alle sole imprese e professionisti. Semplificando, si propone ai creditori un piano sostenibile che diventerà effettivo se votato dagli stessi creditori per almeno il 60%. In questo caso è permessa la continuità dell’impresa, e possibile la salvaguardia dei beni.
3) Liquidazione controllata o liquidazione del patrimonio: nei casi più complessi è possibile chiedere al Tribunale che i debiti vengano pagati con la Liquidazione del proprio patrimonio, anche se non si coprono tutti i debiti, il residuo debito non pagato viene cancellato.
4) Esdebitazione del debitore incapiente. Nel caso particolare di un debitore senza patrimonio e senza redditi stabili, è possibile accedere, in questo caso una volta sola nella vita, comunque alla cancellazione di tutti i debiti senza versare nulla. In questo specifico caso sarà però necessario dimostrare di essere stati “meritevoli” ovvero che la situazione non si è creata volontariamente. Questa possibilità viene prevista dal nuovo codice della crisi.
Dal punto di vista meramente procedurale, si può accedere alla procedura in ogni fase della crisi del debito, quindi anche nel caso di pignoramenti in corso. Si accede alla procedura mediante un ricorso da presentare presso il Tribunale di residenza che avvia una vera e propria fase concorsuale che verificherà le condizioni per poter istruire questa pratica.
Ecco i passaggi:
-Raccolta documentazione necessaria per “fotografare” la situazione patrimoniale, familiare e debitoria.
-Stesura elenco dei debiti, del patrimonio, e dei cosiddetti “atti dispositivi” degli ultimi cinque anni.
-Stesura di bozza del piano da proporre ai creditori, o del piano di liquidazione.
Il Tribunale nominerà poi un consulente dedicato che prende il nome di OCC che dovrà verificare sia gli aspetti formali che la sostenibilità della proposta. Seguirà poi una relazione scritta da porre al Vaglio del Giudice.
Si consideri che la figura dell’OCC possiede un duplice ruolo: da un lato è di ausilio al Giudice per evitare che lo stesso debba verificare la documentazione spicciola, e dall’altro ha un preciso ruolo di tutela anche dei creditori.
Ottenuta la relazione da parte dell’OCC (passaggio che di norma richiede un tempo variabile a seconda della complessità del caso) si può procedere al deposito della procedura presso di Tribunale di residenza.
A questo punto serve l’approvazione del Giudice, ovvero la cosiddetta “Omologa”. Si tratta di un documento che indica come la procedura sia stata approvata e specifica alcune prescrizioni che il giudice può dare ai creditori ed al debitore (ad esempio, bloccare un pignoramento o un’asta, oppure le modalità per i pagamenti, ecc ecc). Seguirà quindi l’Attuazione del piano.
Per l’esdebitazione e la riabilitazione, invece, bisognerà attendere che il piano venga completamente attuato (tre anni per la procedura di liquidazione, mentre il tempo è variabile per le altre procedure).
La procedura è quindi complessa ma comporta un chiaro beneficio per i soggetti che la intendono perseguire con costanza, serietà e dedizione.
A cura di Catalina Mioara Georgescu