INTERVISTA A DIEGO MØRA IN OCCASIONE DELL’USCITA DI “UN RIMEDIO C’È”

<<Alcune volte penso che le relazioni a distanza siano molto meglio di tante altre situazioni, soprattutto verso una certa età perché è una sfida che fa capire se davvero si tiene all’altra persona o ci si è già stancati di lei e, quindi, si era soltanto innamorati (…)>> ha affermato Diego Møra, giovane dalla notevole maturità e profondo senso di responsabilità coltivato con un’attenzione ed imo scavo interiore in cui in rari casi la gente è disposta ad impegnare se stessa. A seguire la nostra più che piacevole e preziosa chiacchierata
di Giulia Quaranta Provenzano
Ciao… Diego Grillo all’anagrafe, come mai in arte Diego Møra? Chi è stato ed è adesso interiormente Grillo e cosa caratterizza il cantante Møra? “Ho scelto di usare Møra perché è il titolo della canzone del mio artista musicale preferito e cioè Sonny Moore, che ora si fa chiamare con lo pseudonimo “Skrillex”. Quella canzone [https://youtu.be/t5a9bd4mdck] ha un grande significato per me”.
Nella nostra prima chiacchierata [cfr. https://ilgiornale.artestv.it/2021/05/06/diego-grillo-del-duo-futurepop-favola/] hai spiegato come già all’età di undici anni volessi diventare un artista in campo musicale, musica che per te <<significa entrare in un flusso e, poi, lì individuare i miei errori preferiti>>. Ebbene a quale “flusso” e a quali “errori preferiti” fai riferimento, ovvero cosa intendi nello specifico con quest’espressione? “Intendo che oggi si cerca spesso di fare musica perché tutti la fanno, perché si pensa di diventare ricchi – è, questa, l’illusione creata dai social media! – o perché si vuole essere come gli altri per poter così venire accettati dopo alcune delusioni. Bisognerebbe invece spegnere un attimo questi interessi che ci dividono dal vero noi e porsi la domanda <<Ma io davvero amo fare questo, oppure lo faccio perché ora è una moda (passeggera, come lo era fare lo YouTuber o il DJ/Producer nel 2012)?>>. Beh, se la risposta è che si ama realmente la musica, allora è bene non fare sempre ciò che vogliono le etichette discografiche e soprattutto le major… loro vogliono che si sia tutti uguali perché sanno che, se si segue la massa, si raggiungono grandi obbiettivi più facilmente e questo sta a significare che si avrà un aumento delle views (come nella maggior parte dei casi a riguardo di TikTok). Le etichette discografiche (ormai Agenzie che offrono servizi a pagamento, facendo illudere) vogliono questo, così sanno che non devono più investire come una volta e che quindi possono guadagnare quel poco per ogni artista che hanno (fregano soprattutto i giovani, che sono poco informati). Questo è il motivo per cui vogliono un aumento gigantesco di artisti e di rilascio musicale. I social media hanno portato alla rovina dell’industria musicale, soprattutto dal punto di vista del “vero talento”. Una volta c’erano i veri A&R che andavano alla ricerca di talenti musicali e li giudicavano non dal numero di views, ma dal talento che poteva portare un guadagno anche dieci anni dopo la sua scoperta (un grande esempio è Justin Bieber) …dunque le vere etichette discografiche investivano veramente sul talento, perché sapevano che c’era un ritorno di guadagno non solo per cinque mesi, bensì per tanti anni. Ora, con l’avvento dei media, le etichette investono solo su chi ha tantissimi followers (e nella maggior parte dei casi non è neanche un artista musicale, ma un influencer – che il vero artista non si concentra a fare stupidi video su TikTok, ma a migliorare la sua tecnica e pertanto non ha tempo da perdere). In poche parole, intendo dire <<Fai ciò che ti piace, non fare quello che ti obbligano a fare perché se fai qualcosa di obbligato vuol dire che la musica non ti interessa, ma preferisci la popolarità …e allora ti consiglio di venderti come ormai si vendono molte persone. Per favore, però, non usare come mezzo la musica perché rovini possibilità a chi la fa con passione e vuole mandare un messaggio, ovvero rovini chi non ci vuole fare i soldi con le multinazionali scrivendo solo di droga, moda e sesso dato che in tal maniera si viene ben pagati. Capisci quindi chi sei ed ama chi sei, scopri il perché non ti amavi prima e scrivilo”.
Da oggi – 2 luglio – sarà disponibile in radio e in tutti i digital stores il tuo singolo di debutto da solista e cioè “UN RIMEDIO C’È” (pubblicato dall’etichetta Terzo Millennio Records) …Questo brano, è stato affermato che, racconta di una relazione d’amore a distanza da te vissuta e ormai arrivata al capolinea. Posso chiederti tale relazione quanto è durata e quando è terminata di preciso, ma soprattutto tu da cosa ti rendi conto che è la fine dall’amore? “Oggi le relazioni non si possono più definire tali. Si cerca troppo sovente di avere una compagna/un compagno per forza, perché si ha paura di rimanere soli, ma bisogna invece capire che non c’è niente di male a restare soli. In più non ci si ama e quindi si usa l’altro per sentirsi completi e questo è l’errore più grave. L’amore è “Autenticità”, si ama davvero una persona quando sia l’una che l’altra persona è completa già da sé! Per completa intendo che ogni singola persona è (un intero formato da) mezzo co-dipendente e mezzo narcisista. Il problema attualmente è che le persone più deboli sono attratte dal narcisista, perché le prime sono piene di paure e ansie date da questa triste generazione in cui se non si è come gli altri non si viene accettati. La fine dell’amore in verità, nel mio caso, al momento non c’è mai stata perché forse non ho mai amato veramente una ragazza… probabilmente cioè eravamo soltanto innamorati, che è un’altra cosa. Innamorati significa che si provano tante cose, che non si riescono a spiegare, ma che si devono riuscire a racchiudere per poi saper amare la persona. Comunque è finita perché non siamo riusciti a raggiungere l’amore, c’era solo attrazione (può darsi anche psicologica e non solo sesso) tuttavia non abbiamo capito cosa volessimo veramente”.
Perché hai deciso di scrivere nella canzone “UN RIMEDIO C’È” di una tua relazione ormai conclusa? È una forma di catarsi o, chissà, vorresti trasmettere un messaggio in base alla tua personale esperienza oppure ancora vi è un altro motivo di ciò, come per esempio semplicemente condividere un vissuto senza fine ulteriore dall’espressione e comunione con l’ascoltatore di un tuo ricordo? “Ho scelto questo titolo [“UN RIMEDIO C’È”] e di scrivere tale canzone in quanto un rimedio esiste sempre, sebbene si stia per “morire”… bisogna soltanto accettare ciò che sta accadendo e vedere il lato positivo: forse ci si rimetterà con quel ragazzo o forse lui ne troverà un’altra di ragazza (vedi, il rimedio l’ho appena trovato!?!! …ma si cerca di nasconderlo, perché la verità non di rado fa male)”.
E a proposito di relazione d’amore a distanza, a prescindere o forse invece in conseguenza della tua esperienza cantata in “UN RIMEDIO C’È”, la vicinanza chilometrica la ritieni necessaria affinché due persone possano essere una coppia? Da ciò ne deriva il mio domandarti anche cos’è, per quel che ti riguarda, imprescindibile per sentire di amare davvero qualcuno e non desiderare di “saltare di fiore in fiore”. “Alcune volte penso che le relazioni a distanza siano molto meglio di tante altre situazioni, soprattutto verso una certa età perché è una sfida che fa capire se davvero si tieni all’altra persona o ci si è già stancati di lei e, quindi, si era soltanto innamorati. Una relazione a distanza può far crescere e rendere più responsabili, ovviamente non è una cosa che ci si augura ma penso che sia un dono – un dono come avere l’ansia o gli attacchi di panico, perché ti fanno superare le paure e ciò permette di maturare… Ma questo vale per tutto, non solo nell’amore (bensì anche nella propria crescita strettamente personale). Vedo molti ragazzi pigri che non hanno voglia di fare niente, io a sedici anni lavorai nei pub a Londra come lavapiatti e ringrazio dio di averlo fatto. Mi ha permesso di vedere come il mondo gira veramente, e che le cose non te le regalano …e soprattutto nessuno ti regala la vita che tutti vorremmo. Si deve soffrire per poter saper amare o quantomeno apprezzare le cose, perché solo chi sbaglia e si rialza sa già qual è la porta giusta e qual era quella sbagliata, che non siamo nati perfetti”.
Non hai omesso come una relazione d’amore a distanza sia <<Una condizione difficile da vivere e che ti mette di fronte a continui e quasi innumerevoli ostacoli, ma che regala attimi unici e indimenticabili. Sentimenti ed emozioni che creano tante difficoltà e che fanno pensare sempre di più al bisogno di dover vivere quell’amore folle (…)>>. Qual è la maggiore e più frequente difficoltà che hai riscontrato nel non avere fisicamente vicino la ragazza amata? “La paura, non vedendola, di stancarmi di lei… però ciò aiuta a conoscere l’altra persona più da dentro, perché senti solo la sua voce e non vedi più l’estetica. E in questo modo non si cerca di copiare ciò che si vede sui social e nei porno. La vita reale non è un post o un film. Non si può, perciò, pretendere che ad esempio io sia come il tipo “ideale” quanto finto che si vede appunto sui social. Tutti tendono a fare le stesse foto, ad avere lo stesso stile e poi a cambiare in base al cambiamento di “vibe”. Si vedono una marea di ragazze tutte identiche sia nel comportamento che nel modo di vestire sui Internet etc. …non capisco che cosa ci si trova di così speciale in queste copie, ché non si è speciali se ce ne sono mille uguali a te. Ecco che di conseguenza si ci inizia a domandare perché avere una relazione, seria e stabile, se tanto sono tutte identiche o tutti identici ed è li che ci si va a fare del male. Alcune volte so già come inizia e come finisce una frequentazione ed è assurdo, tutte/tutti assumono gli stessi identici comportamenti. Dico dunque soltanto <<Non vergogniamoci di essere noi stessi e mostriamo ciò che amiamo veramente>>”.
Da cosa ti piacerebbe fosse caratterizzata la tua compagna? Cosa cioè esercita su di te un fascino irresistibile e ti fa desiderare non soltanto un’“avventura” con l’altra persona? “Una cosa che amo in una ragazza è l’essere adulta, responsabile e capace di esprimersi. È talmente bello poter parlare di tutto senza nascondere niente!”.
Da cosa ti accorgi di essere innamorato e da cosa di amare? “Quando ci parlo e la guardo nel modo in cui si esprime, perché mi fa capire che è vera veramente, anche se molte sono brave a fingere”.
Infine attualmente c’è qualche fanciulla che ti interessa, che sta facendo battere il tuo cuore e con la quale vorresti condividere non soltanto alcuni aspetti di te? “Al momento no, ma l’importante è non cercare e non farsi uccidere dal pensiero ché è il peggior suicidio”.