REGGIA DI CASERTA È IN ARRIVO LA CAMERA ANOSSICA

IL MACCHINARIO SERVIRÀ PER LA CONSERVAZIONE DI OGGETTI STORICI
di Daniela Manzo
Finalmente dopo tanti anni, per la conservazione dei beni alla Reggia di Caserta arriverà nei prossimi giorni di una camera anossica, un macchinario specifico per l’applicazione sui beni culturali che opera attraverso un generatore d’azoto. Lo strumento, è stato acquistato tramite MePa, (mercato elettronico per la pubblica amministrazione), e consente la conservazione di manufatti e oggetti di alto pregio in perfette condizioni di stabilità atmosferica e igrometrica, anche per lunghi periodi, senza ulteriori manutenzioni; permetterà dunque al Museo di preservare i suoi beni nel tempo senza ricorrere, tra l’altro, a costosi affidamenti esterni e all’utilizzo di sostanze tossiche per gli interventi di restauro. Il trattamento anossico con azoto offre una serie di vantaggi in relazione alla salvaguardia del patrimonio.
Le opere, verranno racchiuse in particolari involucri, al fine di salvaguardarle sia dagli insetti infestanti che dalle polveri e agenti inquinanti presenti nell’aria, dai processi ossidativi, da agenti biologici e da shock legati alle variazioni di umidità. L’azoto è un gas inerte, assolutamente innocuo. Per quanto riguarda la Reggia di Caserta nella stessa sono custodite una vasta quantità di oggetti storici e artistici, molti dei quali però versano in un cattivo stato di conservazione. Il lavoro di organizzazione e sistemazione dei depositi, ha permesso di rinvenire migliaia di pezzi nei luoghi più disparati del Complesso vanvitelliano. Quanto ritrovato, sono le testimonianze dei secoli di storia della Reggia di Caserta, sarà catalogato e custodito, anche al fine di prevederne future fruizioni da parte del pubblico. Con l’acquisto di questo macchinario si è, dato impulso all’attuazione, anche alla Reggia di Caserta, di una delle funzioni qualificanti del museo: quella della conservazione del patrimonio. L’istituto, inoltre, ha intenzione di condividere questa risorsa con il territorio; così, mediante accordi di partnership, la Reggia consentirà utilizzo della camera anossica a professionisti del restauro, anche esterno.