SALERNO, AVELLINO E BENEVENTO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE (NAS) IN AZIONE CONTROLLATI RISTORANTI E NEGOZI ALIMENTARI: CHIUSI AD HORAS 2 LOCALI NEL SALERNITANO

SEQUESTRATA 1 TONNELLATA DI ALIMENTI (ITTICI, CARNI E VEGETALI) RITENUTI NON IDONEI AL CONSUMO IN QUANTO PRIVI DI TRACCIABILITÀ
di Giovambattista Rescigno
La salute va tutelata, come va tutelato l’acquirente, e perché non con l’approssimarsi della stagione estiva, vanno tutelati anche i turisti che stando alle cifre fornite da Federalberghi e titolari di strutture ricettive, mai come questa fine di primavera, inizio estate, sebbene ancora con temperature e clima incerto, che in questi ultimi giorni sta andando verso il miglioramento con il diradarsi delle piogge e delle nubi e il rialzo delle temperature, e perché no grazie anche al Napoli con la conquista dello scudetto, la nostra Campania è stata presa d’assalto da turisti di tutto il mondo, il Comando Carabinieri per la tutela della salute hanno messo in campo, in modo particolare, proprio per prevenire danni alle persone ed all’immagine controlli mirati eseguiti dai militari dei Nas, che hanno effettuato una campagna per il contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale. Le verifiche, effettuate presso grossisti e distributori di alimenti etnici, sono state volte ad accertare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità, nonché la posizione contrattuale delle maestranze ed il possesso di un’adeguata formazione professionale.
I Carabinieri del Nas di Salerno hanno dato corso a numerose ispezioni nelle province di competenza, ovvero Salerno, Avellino e Benevento che hanno permesso di accertare irregolarità in ben dieci esercizi, tre dei quali chiusi “ad horas”. Inoltre, hanno segnalato all’Autorità Sanitaria altrettanti operatori di settore, contestando quattro sanzioni amministrative per un importo di oltre seimila euro. Complessivamente hanno sottoposto a sequestro una tonnellata di prodotti alimentari (ittici, carnei e vegetali) ritenuti non idonei al consumo poiché privi di tracciabilità, il valore commerciale stimato si aggira intorno ai ventimila euro circa.

Nelle tre province, infine, sono stati sottoposti all’istituto della diffida un’attività di “import- export”, quattro rivendite di alimenti etnici, un supermercato e un ristorante, affinché provvedano alla risoluzione di lievi criticità, a vario titolo rilevate (carenza di pulizia, soluzioni di continuità sulle pareti, schede di autocontrollo non aggiornate, ed altro). Il valore economico, dei provvedimenti sanzionatori adottati si aggira all’incirca sui 2 milioni di euro.
Come dicevamo in apertura, tante inadempienze, ai danni del consumatore e della salute, possono creare innumerevoli fastidi a danno delle persone e soprattutto portare all’allontanamento di turisti da una regione che in questo momento, come la Fenice sta risorgendo dalle ceneri e dai tanti disagi che la pandemia da Covid-19 ha creato negli anni precedenti e non molto lontani, in una regione che da sempre cerca di mettere la toppa ai suoi tanti radicati problemi di ogni genere.