ZOCCA, ACCUSATO DALLA MOGLIE DI PERCOSSE: PARLA IL SUO AVVOCATO

NEGLI ULTIMI GIORNI SI È SENTITO SEMPRE PIÙ SPESSO PARLARE DI FEMMINICIDIO E VIOLENZE CASALINGHE. ECLATANTE IL CASO DI GIULIA TRAMONTANO, UCCISA A COLTELLATE DAL COMPAGNO MENTRE ERA AL SETTIMO MESE DI GRAVIDANZA. MA A VOLTE VIENE SOTTOVALUTATO L’IMPORTANZA DEL PREAMBOLO DI UNA SCAMPATA TRAGEDIA
di Trisha Macrì
È successo a Zocca l’anno passato, un uomo è stato denunciato dalla moglie che lo accusò di averla picchiata ed aver tentato di soffocarla. Il 31 ha avuto luogo l’udienza. Ma vediamo ciò che è stato scritto sulle dichiarazioni riservate.
Avrebbe maltrattato la moglie, picchiandola e tentando di soffocarla. Per questo l’uomo, è stato rinviato a giudizio per quei fatti avvenuti nell’abitazione di Zocca qualche tempo fa: vale a dire che sarà sottoposto a un processo. L’accusa è pesante: si parla di presunti maltrattamenti familiari. Si è tenuta ieri mattina davanti al Gup l’udienza preliminare che dopo una lunga discussione sia del pubblico ministero che del difensore dell’imputato, l’avvocato Paolo Littera del foro di Bologna, che aveva chiesto sentenza di assoluzione, si è conclusa con il rinvio a giudizio dell’uomo che si terrà dinanzi al Collegio il 6 novembre. Starà ora alla Giustizia chiarire cosa sia effettivamente accaduto tra quelle quattro mura.
gazzettadimodena.it riusciti ad avere una dichiarazione dall’avvocato della difesa Paolo Littera ed il quadro esposto è ben diverso da come era stato descritto dalla pubblica accusa.
Come le è membrato l’accusato? È apparso molto gentile, lo conosco da anni, è un operaio e nega tutto.
Che prove ha portato l’accusa? Lei non è mai stat in ospedale, non aveva segni di alcun tipo, e questa è la prima denuncia. Zero testimoni.
Nessun segno sul corpo di lei? Zero nemmeno un livido.
Teme che questo sia uno di quei casi in cui viene fatta una denuncia senza prove e si creano dei precedenti pericolosi in futuro per le donne che denunceranno? Tempo fa lei aveva richiesto un allontanamento, approfittando del fatto che fosse all’estero, non appena è tornato, saputo dell’ordine di allontanamento, lo ha rispettato, senza storie o proteste. Ovviamente non era stato interrogato prima dell’emissione di tale ordine perché fuori Italia, quindi l’ordine è decaduto. C’è da notare che lui lo ha sempre rispettato e secondo la mia esperienza questo non è da profilo criminale.