MISURA 1.40 FEAMP PUGLIA. A PESCA DI RIFIUTI. COINVOLTE 420 IMBARCAZIONI IN 20 PORTI PUGLIESI TRA CUI TARANTO

A PESCA DI RIFIUTI PER RIPULIRE IL MARE
del responsabile del servizio comnunicazione
Gli operatori del mare che raccolgono accidentalmente, durante l’ordinaria attività di pesca, rifiuti in mare, in modo particolare: plastica, legno e ferro, dovranno raccoglierli e portarli a terra per depositarli in sistemi organizzati in ambito portuale.
Dallo scorso anno questo è possibile grazie alla legge “Salvamare” che consente ai pescatori di raccoglierli e conferirli senza che siano perseguibili in termini di legge, poiché la citata legge ha stabilito che detti rifiuti sono da considerarsi al pari dei rifiuti urbani.
Il progetto rientra nella misura 1.40 Feamp Puglia (contributo della pesca professionale alla protezione dell’ambiente e della biodiversità) ed l’AGCI – Associazione Generale Cooperative Italiane- ha colto l’opportunità del Bando emanato dalla Regione Puglia per coinvolgere i pescatori, che il mare lo vivono quotidianamente, in un’azione di pulizia dell’ambiente marino.
Il programma è stato presentato presso la sede provinciale di AGCI Taranto, alla presenza del Presidente AGCI Nazionale Giovanni Schiavone, del Presidente Regionale AGCI Puglia Pasquale Pappalardo, di Massimo Rampacci (Biologo ICR) e di Elisabetta Dall’Olio (Referente regionale AGCI Settore Pesca), con un’ampia partecipazione delle marinerie di Taranto e Campomarino-Maruggio.
Tre gli step: la campagna di pulizia del mare è stata descritta nella sua articolazione, la seconda fase sarà quella operativa e la terza consentirà di illustrare i risultati ottenuti, fornendo informazioni utili alla Regione Puglia sulla differente distribuzione dei rifiuti lungo la costa pugliese.
Giovanni Schiavone, Presidente AGCI Nazionale: “Il progetto ha previsto un ciclo di seminari per la sensibilizzazione degli operatori della pesca il cui itinerario ha avuto avvio nelle marinerie del Nord Gargano, attraversando le marinerie della BAT, di Bari, Brindisi e della provincia di Lecce adriatica per poi completare il suo percorso sulla costa jonica nelle marinerie di Gallipoli, Porto Cesareo, terminando a Taranto in cui risiede la seconda marineria, dopo Manfredonia, per numero di imbarcazioni partecipanti. Sono infatti 420 le imbarcazioni coinvolte in venti porti di tutta la Puglia, di cui 92 tra Taranto e Campomarino-Maruggio.
Da pugliese, sono orgoglioso dell’opportunità offerta dal piano operativo del Feamp della Regione Puglia, in quanto ci ha dato modo di candidarci con un progetto di ampio coinvolgimento della categoria dei pescatori da Nord a sud della Puglia per contribuire a migliorare l’immagine dei pescatori considerati “predatore del mare”.
Del resto i pescatori vivono il mare e più di chiunque altro hanno interesse a tutelare l’ambiente e le sue risorse con lo scopo di rendere sostenibile la loro stessa attività lavorativa e contrastando l’accumulo di rifiuti e soprattutto della plastica che può persistere in mare per secoli fino a trasformarsi in microplastiche, che possono essere ingerite da pesci e molluschi ed arrivare al consumo umano. Drammatica la previsione di alcuni ricercatori: con il trend attuale di quantità di rifiuti di plastica, entro il 2050 negli Oceani ci sarà più plastica che pesci.
Il Presidente Schiavone ha infine ringraziato tutti gli operatori per l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente marino e i Comuni delle marinerie coinvolte per la sensibilità e la mostrata disponibilità nell’organizzazione dei sistemi di raccolta di rifiuti.