L’ITALIA SOTTO L’ACQUA DA NORD A SUD: TANTISSIMI DANNI E PAURA PER ALLAGAMENTI ANCHE NEL TERRITORIO BRESCIANO

CROLLI E SMOTTAMENTI: LA FURIA DEL MALTEMPO CHE SI SCATENA
di Catalina Mioara Georgescu
Tanti danni provocati da forti nubifragi e allagamenti a Brescia!
Quanto accaduto nei giorni scorsi in Emilia Romagna, devastata da forti nubifragi e allagamenti, provocando vittime e costringendo le persone a lasciare le proprie abitazioni, anche la regione Lombardia conta i suoi danni.
Mercoledì 24 maggio 2023, a Brescia e dintorni è arrivata una vera e drammatica bomba d’acqua provocata dalla pioggia, portando tantissimi danni consistenti come: intere vie allagate, l’acqua dentro gli autobus, nelle case, negli uffici, in metropolitana, strade diventate come fiumi, nelle scuole, nei sottopassi con automobili bloccate, crolli e smottamenti, tetti e alberi caduti.
La velocità di caduta della pioggia ha superato i 500 millimetri al minuto, un dato veramente spaventoso in grado di creare problemi legati al deflusso delle acque tombinate, che risulta impossibile per un territorio che si trova in pendenza.
Negli ultimi anni nella Brescia città non è mai stata registrata una cosa del genere con una quantità di pioggia con punte di 80 millimetri. L’area più colpita dal nubifragio è stato il nucleo urbano Leonessa (quartieri più a nord della città di Brescia). E’ stato stimato che la quantità d’acqua che è caduta rappresenta il 90% dell’intera pioggia che di solito nel mese di maggio dovrebbe ricevere.
Un fortissimo riscaldamento del terreno, registrato prima poco dell’accaduto disastro, ha contributo a mettere in moto le correnti ascensionali molto umide, entrate ben presto in collisione con i primi correnti fredde in quota scesi in Valpadana attraverso le vallate del Sebino e della Val Trompia, provocando lo scontro dell’aria fredda con quella caldo-umida, con raffiche di vento fino a 65 chilometri orari.
Non è mancata la grandine abbondante provocando seri danni nell’hinterland sud della città, tra Castelmella e Flero.
Nella notte tra mercoledì e giovedì sono stati registrati circa 40 interventi in diversi comuni bresciani da parte dei Vigili del fuoco e Protezione Civile. Tra i danni più ingenti sono stati quelli ad un parcheggio vicino al Naviglio grande di Rezzato, dove l’argine ha ceduto lasciando le auto in bilico sul corso d’acqua; al supermercato Tosano, a Nave (la statale del Caffaro si è trasformata in un fiume), dove si sono allagati diversi sottopassi, L’Università e un’area della stazione, a Caino, a Brescia Chiesanuova, a Lumezzane, Lago d’Iseo, Concesio.
Crolli e smottamenti registrati in Val Trompia, nel territorio di Bovengo dove la strada è rimasta chiusa e si sta ancora lavorando per rimuovere i detriti della frana che ha bloccato completamente il traffico ed il passaggio.
Numerosi automobilisti che sono rimasti sorpresi dalla pioggia mentre facevano rientro a casa dal lavoro sono stati costretti a fermarsi sotto i ponti e ripari improvvisati.
I danni registrati provocati dal fortissimo temporale e pioggia alle infrastrutture, persone, agricoltura, è rilevante. Le campagne tra Brescia, Bergamo e Cremona con campi di mais e frumento distrutti dai chicchi di ghiaccio, prati e pascoli spianati dalla furia del vento e piantine di pomodoro rovinate dalla troppa acqua.
Le previsioni meteo sono positive!
Nei giorni seguenti il tempo migliorerà; fra sole e nubi con temperature sui 24 gradi. Purtroppo il nubifragio lascerà tanta instabilità che in quota potrebbe provocare nuovi rovesci, ma sicuramente non come quelli precedenti. Il bel tempo è prevedibile per domenica, quando si registreranno le temperature attorno ai 26 gradi.