TIVOLI (RM): ARRESTATO INSEGNANTE DI RELIGIONE PER ABUSI

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ABUSAVA I RAGAZZI, POI COMPRAVA IL LORO SILENZIO CON DEI REGALI

di Martina Lanzetta

A Tivoli (ma anche in altre parti dell’Italia) un insegnante di religione, di quarantasei anni, è stato arrestato dopo le indagini per violenza sessuale nei confronti di ragazzini tra i dieci e i quindici anni, tutti quanti di sesso maschile.

Dopo aver instaurato con ognuno di loro una relazione d’amicizia, avrebbe commesso violenza sessuale soprattutto durante le gite organizzate con associazioni educative ma anche religiose.

Lo chiamavano “zio”, infatti: “Era un uomo impossibile da odiare – scrive il Gip di Tivoli – un secondo padre, una persona conosciuta e ben voluta da tutti, capace di comprare il silenzio delle vittime con regali costosi, ma anche con l’ascolto, con la comprensione, con parole adatte a consolare dalle angosce dell’adolescenza”.

La diocesi aveva sospeso da tempo l’uomo: “Appena appresa la notizia di un presunto abuso presso il Consultorio diocesano, di cui è presidente, fu inviata immediata segnalazione all’autorità di pubblica sicurezza – si legge in una nota diffusa dal vescovo di Tivoli – Ricevuta poi la denuncia in sede canonica da parte dei genitori della medesima presunta vittima, constatato il ‘fumus delicti’, da parte sua ha immediatamente revocato l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica al docente e da allora lo stesso non ricopre più alcun incarico pastorale nella diocesi”.

Gli abusi, per alcuni ragazzini, sono andati avanti dal 2016 fino a poco prima che l’uomo venisse arrestato: “Il primo caso dal 2016 al 2020, il secondo fino al 2021; un terzo dal 2018 al 2020″, ha affermato Menditto. “Chi non denuncia avrà sulla coscienza eventuali ulteriori violenze ai danni di altri bambini. Siamo convinti che le vittime sono di più: chiunque ritenga di avere informazioni utili, potrà prendere contatti col personale del Commissariato di Polizia di Tivoli”.

Inoltre, durante l’interrogatorio, egli si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sono in corso gli approfondimenti sul telefono e il computer sequestrati dalle forze dell’ordine.