ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA: NON È MALTEMPO MA CAMBIAMENTO CLIMATICO!

ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA: NON È MALTEMPO MA CAMBIAMENTO CLIMATICO!
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NELL’ULTIMA SETTIMANA LE PIOGGE TORRENZIALI, GLI ALLAGAMENTI E IL FANGO, HANNO MESSO L’EMILIA ROMAGNA IN GINOCCHIO, PIÙ PRECISAMENTE LE ZONE IN PROVINCIA DI BOLOGNA E NEL RAVENNATE. RESTANO SALVE LE ZONE MODENESI

di Trisha Macrì

Ma come si sono svolti gli avvenimenti? E perché quelle che solitamente sarebbero delle semplici piogge adesso stanno creando disastri ambientali? Ripercorriamo gli avvenimenti insieme. Circa una settimana fa tra la giornata del 15 e del 16 maggio, forti precipitazioni sto sono abbattute dall’Emilia-Romagna alle Marche creando non pochi disagi. Molte strutture pubbliche sono state allagate e circa 900 persone sono state evacuate solo in Emilia. Nella giornata del 17 maggio un nubifragio abbastanza violento e preoccupante ha fatto annullare il Gran Premio di Imola alla Formula1.

 

 

Dal 18 in poi è stata una discesa verso la tragedia, le alluvioni ed allagamenti hanno portato a 14 vittime e 13mila sfollati. Sono oltre 27mila le persone che dal 21 in poi sono rimaste senza elettricità, e oltre i due miliardi la quantificazione monetaria dei danni. Oltre le autostrade chiuse per allagamento o frana fangosa, e oltre 42 comuni coinvolti i questi cataclismi. Migliaia di ragazzi tra i 15 ed i 25 anni si sono rimboccati le maniche ed hanno viaggiato lungo la regione per spalare le macerie e la melma portata dai nubifragi, guadagnandosi il titolo di “Angeli del fango”. Ma perché ciò si è reso necessario?

Su Instagram il divulgatore scientifico Barbascura X dichiara: “Non è mal tempo ma Fenomeni Meteorologici Estremi, strettamente legati ai cambiamenti climatici. Molti negano ancora oggi che questi cambiamenti siano imputabili all’essere umano, ma è palese che questi sono tanto frequenti sotto gli occhi di tutti. È certo difficile osservare e comprendere i così detti “sistemi complessi” e quindi relazionare i cambiamenti climatici all’uomo, però è ciò che sta succedendo. L’aumento di siccità aumenta anche i casi simili di inondazioni. I cambiamenti climatici stanno alterando persino il normale ciclo dell’acqua: anziché avere precipitazioni omogenee durante tutto l’anno, si ha pioggia massiva in un ristretto lasso di tempo, e siccità il resto dell’anno, creando il fenomeno di “feedback positivo”, vale a dire, più le cose peggiorano più andranno a peggiorare. Più il suolo è arido, minore sarà la sia capacità di assorbire l’acqua. Partendo dal presupposto che l’Italia sia l’unico Stato europeo che non ha un piano per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, e le zone in cui sono avvenuti questi disastri sono quelle con un livello di cementificazione maggiore rispetto alla media nazionale. Siamo vicini a tutti coloro che stanno vivendo questa tragedia.

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TRISHA MCREE

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