OMAGGIO AD ALDO MORO IN VIA CAETANI DAGLI ALUNNI E DOCENTI DEL COMPRENSIVO “F.G. PIGNATELLI” DI GROTTAGLIE (TA)

IL PRESIDENTE MATTARELLA “NON SONO I TERRORISTI AD AVER SCRITTO LA STORIA D’ITALIA MA LE VITTIME E IL POPOLO ITALIANO”
di Vito Nicola Cavallo
I viaggi d’istruzione, attività didattica formativa per conoscere la storia d’Italia.
Partiti dalla Puglia, regione di provenienza dell’Onorevole Aldo Moro, da Grottaglie cento alunni accompagnati dai propri docenti, per visitare la città eterna, Roma.
Prima tappa del viaggio è stata la visita ai Fori Imperiali. Dopo una faticosa mattinata tra fango e pioggia, il gruppo scolastico raggiungeva Largo di Torre Argentina attraverso via delle Botteghe Oscure, un passaggio veloce di fronte a via Caetani, una via che porta il pensiero al ritrovamento del corpo dell’Onorevole Aldo Moro.
Qualche docente, durante il tragitto, si accorge di quella prima strada a sinistra dopo l’ex sede del Partito Comunista Italiano – proprio in via delle Botteghe Oscure e a poca distanza di Piazza del Gesù sede storica della Democrazia Cristiana, una via poco nota a molti giovani studenti, che a migliaia visitano Roma e che quasi mai viene percorsa per omaggiare il grande Statista pugliese e Professore Aldo Moro.
Il viaggio d’istruzione dei ragazzi prosegue con le consuete visite, a Fontana di Trevi, al Pantheon, in piazza Navona e alle prime ore della sera, si ritorna in Largo di Torre Argentina per la cena che terminerà poco dopo.
Il gruppo dei cento alunni accompagnati dai docenti, riprende la via del ritorno su via delle Botteghe oscure già percorsa la mattina, l’autobus attende il gruppo subito dopo l’altare della Patria, si decide di prendere una scorciatoia, e cioè la seconda strada a destra, arrivando dal punto di partenza, ed è via Caetani.
Sono circa le ventuno, Roma è quasi deserta, suoni di sirene e buona parte delle persone sono alle prese con la cena serale, alcune decine di metri percorsi nel silenzio di una strada, via Caetani scarsamente illuminata, si scorge un luogo a forma ellittica sul piano stradale, transennato con dei cilindri di travertino bianco, è il punto in cui il 9 maggio 1978 le brigate rosse parcheggiarono la Renault rossa con all’interno il corpo esanime dell’Onorevole Aldo Moro. Sulla parete di un palazzo due lastre una in marmo dove una scultura bronzea riproduce l’effige dello Statista, l’altra sul quale è stato scritto un epitaffio commemorativo, appena al di sotto, la corona d’alloro del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva depositato lo scorso 9 maggio in occasione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo. In quella circostanza, Mattarella ricordando l’onorevole Aldo Moro, ucciso 45 anni fa dalle Brigate Rosse al termine di un sequestro durato 55 giorni in cui persero la vita anche gli uomini della sua scorta ha dichiarato: “Moro è stato “un uomo pervaso dall’amore e dal rispetto per la democrazia e per lo Stato, animato da spirito di libertà e di solidarietà” proseguendo ha evidenziato che “in Italia ci sono stati “troppi episodi di sangue che hanno ferito una giovane Repubblica, che si è trovata a fare i conti con il terrorismo politico; con le stragi, talvolta compiute con la complicità di uomini da cui lo Stato e i cittadini avrebbero dovuto ricevere difesa; con la violenza politica, tra giovani di opposte fazioni che respiravano l’aria avvelenata di scontro ideologico”.
Il brusio gioioso degli alunni si quieta, un professore con voce roboante infrange il silenzio che si materializzata in quel luogo, e racconta ai giovani studenti delle classi terze dell’istituto comprensivo “F. G. Pignatelli”, quanto verificatosi tra il 16 marzo ed il 9 maggio del 1978. Racconta il docente di un pugliese illustre, l’Onorevole Aldo Moro nato a Maglie in provincia di
Lecce, alunno esemplare del liceo “Archita” di Taranto e docente di Filosofia del Diritto dell’Università degli Studi di Bari, sede accademica oggi intitolata proprio ad Aldo Moro.
Sono trascorsi dieci minuti, l’omaggio degli alunni e dei docenti nel silenzio e con il raccoglimento è terminato, è stata una lezione importante sulla storia d’Italia, un’esperienza ed un avvenimento, che nei giorni successivi, nelle aule dell’istituto sono state oggetto di approfondimento da parte degli stessi docenti, riscontrato nei giovani studenti con particolare interesse.