PONTECAGNANO-FAIANO ELEZIONI COMUNALI 2023 L’INTERVISTA AI CANDIDATI SINDACO

LA PAROLA AI CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO LO SFIDANTE MATTEO MARIA ZOCCOLI E L’USCENTE GIUSEPPE LANZARA – IL CANDIDATO GIUSEPPE BISOGNO NON HA INTESO RILASCIARE ALCUNA INTERVISTA E RISPONDERE AI NOSTRI 5 QUESITI
di Pompeo Perretta
Pontecagnano due gli sfidanti per il Sindaco uscente Giuseppe Lanzara: Giuseppe Bisogno e Matteo Maria Zoccoli nel comune che nel 1911, distaccandosi da Montecorvino Pugliano, ebbe l’autonomia divido su frazioni: Corvina, Faiano, La Picciola, Magazzeno, Pontecagnano e Sant’Antonio. Oggi 26mila abitanti in un territorio di circa 36 Kmq 2 in una competizione con diverse liste ciascuna collegate al sindaco della coalizione come previsto dal sistema elettorale tipo proporzionale. Lanzara e Zoccoli hanno tempestivamente aderito al confronto civile e democratico dell’iniziativa che la nostra testata giornalistica Arte’sTv ha messo in campo su tutti i comuni della Campania chiamati alle urne il 14 e 15 Maggio 2023 mentre il candidato alla carica di Sindaco nella cittadina del Sele Giuseppe Bisogno ha deliberatamente ignorato la nostra proposta. L’uscente Lanzara impegnato per la riconferma a palazzo di città fiero del programma presentato al corpo elettorale mentre Matteo Zoccoli lancia una freccia sul lato debole del suo avversario per quelle promesse e cambiali su fatti di difficile attuazione. Ecco le loro risposte a 5 domande identiche:
di seguito le risposte del candidato Sindaco Matteo Maria Zoccoli:
- Il candidato alla carica di sindaco illustrerà brevemente, il motivo della sua candidatura? “L’esigenza di aprire uno spazio che sappia accogliere, che sia in grado di ascoltare tutte le belle persone che a Pontecagnano Faiano vogliono fare politica, ma che sono allontanati dall’occupazione militare che certi poteri fanno con i partiti in città. Fare politica per spirito di servizio verso la comunità è difficile, ce ne rendiamo conto, ma una crescente energia ci viene incontro: uomini e donne liberi che hanno capito la nostra scelta ed apprezzano il nostro coraggio. La Nostra candidatura, non solo la mia a sindaco, ma quella di tutta la lista del M5S, nasce in un contesto tribalizzato dove si fa della “politica” il mezzo per arricchirsi. Noi puntiamo a costruire un percorso per far tornare tutti quelli che hanno voglia ad impegnarsi. La politica dell’apertura, lì dove per decenni si è praticata la chiusura e l’accentramento”.
- Quali sono i punti essenziali del programma amministrativo per la prossima consiliatura? “Per chi vive come noi l’impegno politico come una missione, i punti essenziali non possono che partire dalla crescita per la nostra comunità. Crescita che non deve e non può essere solo economica, oggi chi si impegna ha l’onere di riportare le persone a sentire il senso di comunità, a conoscere e rispettare le proprie radici.
– Condividere con i cittadini le scelte di governo della città con strumenti di Amministrazione condivisa;
– Utilizzare lo strumento delle ZES spingendo affinché la Regione Campania riconosca sul nostro territorio una vasta area di Zona Economiche Speciali, per portare investimenti concreti ed incentivare così l’assunzione di giovani professionisti che oggi oscillano tra il lavoro mal pagato e la migrazione economica;
– Incentivare politiche di mobilità dolce, con il potenziamento del trasporto pubblico;
– Spingere su una rete di servizi sociali più presente per combattere la solitudine e l’isolamento, per costruire con le famiglie delle persone con fragilità un percorso che punti all’indipendenza anche con il co-housing;
– riportare a centro dell’agenda il risanamento dei corpi idrici e liberare il nostro mare in modo definitivo da liquami e sversamenti”.
- La centralità del programma elettorale consiste in? “Amministrazione condivisa; ha il doppio risultato:
- rendere il cittadino consapevole che le sue scelte valgono qualcosa, senza limitarsi solo ad una “X” su una scheda elettorale una volta ogni cinque anni;
- il cittadino che si cura del proprio territorio è la miglior sentinella possibile perché i cittadini sono tanti e se fanno rete possono vincere qualsiasi assenza/resistenza, anche quella della mala-politica.
- Il lavoro è un tema importante e sentiamo che deve essere obiettivo di un’amministrazione illuminata quello di mostrarsi disponibile agli imprenditori che sul nostro territorio vogliono investire, a patto che lo si faccia rispettando il sacrosanto diritto di una persona ad avere un salario dignitoso e delle condizioni tali da permettergli di vivere una vita serena. Il lavoro non deve essere ricatto occupazionale, questo è un punto fondamentale e come forza politica abbiamo depositato in parlamento la proposta di legge sul “salario minimo”, mentre il governo di centro destra si impegna a tagliare i diritti dei lavoratori favorendo il precariato”.
- Il punto debole del suo avversario? “Entrambe le compagini che si presentano alternative alla nostra proposta hanno un grande e solo punto debole: LE CAMBIALI ELETTORALI. Tutti infatti pur di vincere stanno facendo promesse impossibili, accordi improbabili con persone assolutamente impresentabili, anche mettendo da parte l’ideologia del partito nella quale “militano” o meglio raccontano di militare. Noi NO! La nostra è una proposta di rottura di Sistema, con la coerenza a fare da architrave ad un percorso coraggioso e che è solo all’inizio”.
- Un messaggio ai giovani? “Non vi arrendete mai! Le cose possono cambiare ed il vostro punto di vista innovativo è la vera ricchezza dalla quale dover attingere. Tornate a fare politica per occupare gli spazi che oggi sono occupati da sempre gli stessi identici nomi”.
Le 5 risposte del Sindaco uscente Giuseppe Lanzara:
1) Il candidato alla riconferma della carica di sindaco illustrerà brevemente, il motivo della sua candidatura? “Il motivo si riconferma quello del 2018, quando la città di Pontecagnano Faiano mi elesse Sindaco, ovvero cambiare uno stato delle cose stagnante e pericoloso, che metteva al centro dell’azione amministrativa non un programma di idee per la comunità, bensì un gruppo di persone ed i loro interessi. Questo percorso è stato ampiamente avviato ed ha prodotto i primi significativi risultati, nonostante quasi tre anni di fermo dovuto al Covid. Ora ci proponiamo per portarlo a compimento, sempre nell’ottica del perseguimento di obiettivi comuni e sani”.
2) Quali sono i punti essenziali del programma amministrativo per la prossima consiliatura? “Punteremo ancora su vivibilità, lavoro, sicurezza, ambiente. Lavoreremo senza tregua sui fronti delle politiche sociali e della salute pubblica, senza trascurare i temi della pubblica istruzione e della diffusione della cultura, quali strumenti per intervenire sull’aggregazione, la lotta alle devianze ed all’isolamento, unitamente allo sport. Abbiamo fatto molto in tal senso, ma è chiaro che dobbiamo ancora completare un programma ambizioso e fattibile, frutto del lavoro congiunto di tutte le forze politiche e civiche che ci candidiamo a rappresentare”.
3) La centralità del programma elettorale consiste in? “Nei temi di cui sopra, senza la prevalenza di uno sull’altro. Sono tutti argomenti centrali, che puntano a rendere la nostra città un luogo rinnovato, diverso, vivibile, attivo sul fronte del lavoro e del turismo, su quello dell’accoglienza e della partecipazione”.
4) Il punto debole del tuo avversario? “Credo che in assoluto il punto debole sia non aver seguito un percorso di coerenza. Chiaramente cambiare idea o prospettiva non è in generale un errore, ma lo diventa se si sceglie di condividere un percorso di rilancio di una città con nomi e partiti obsoleti, superati, che hanno già dato il proprio “non” contributo alla comunità. Personalmente, ho fatto della lealtà ai valori in cui credo un punto certo della mia vita personale, politica ed amministrativa. Non posso essere favorevole alle unioni civili se vengo rappresentato da un simbolo che considera l’omosessualità un limite o dire di voler salvare il mare se sono disposto a buttarci i migranti dentro. La chiamerei questione di serietà ed affidabilità, e direi che ad oggi gli sfugga”.
5) Un messaggio ai giovani? “Partecipate, votate, intervenite. Non lasciatevi coinvolgere da chi dice che la politica sia sporca, che sia costituita da gente in cerca di poltrone. Si può, anzi si deve, studiare e lavorare, ma al tempo stesso bisogna impegnarsi. Le vere battaglie sono quelle che partono dal basso, che conducono le piccole associazioni, le piccole categorie, i piccoli gruppi di persone che seguono un’idea e la portano avanti senza paura. Da ragazzo mi dicevano che stavo sacrificando i miei anni migliori per dedicarmi alla cosa pubblica, ora mi è ancora più chiaro che sono stati migliori proprio perché li ho spesi per abbracciare una causa che oggi mi porta ad essere il Primo Cittadino, con sacrificio ma con grande onore”.