I SUCCESSI LE CONQUISTE MUSICALI DAI LOCALI ALLE CLASSIFICHE MONDIALI LA FEBBRE DEL SABATO SERA IN ITALIA CON AAX DONNELL DEI TRAKS

I SUCCESSI LE CONQUISTE MUSICALI DAI LOCALI ALLE CLASSIFICHE MONDIALI LA FEBBRE DEL SABATO SERA IN ITALIA CON AAX DONNELL DEI TRAKS
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NOTE BIOGRAFICHE 40 ANNI DI CARRIERA STRAORDINARIA I TRAKS IN ITALIA INVENTANO UN GENERE ED È SUBITO STORIA

di Anna Cicalese

Il progetto nasce dalle menti del marchigiano Aax Donnell (vero nome Aurelio Donninelli) e dei fratelli romani Paul e Peter Micioni, tutti e tre impegnati come disc-jockey negli anni ’70 e ’80. Aax e Paul si incontrano nel 1974 durante una serata del primo ad Alba Adriatica, dove Paul si trovava in vacanza. Nel frattempo i fratelli Micioni realizzano le loro prime esperienze discografiche collaborando con Claudio Simonetti e Giancarlo Meo al progetto Easy Going, con brani di successo come “Baby I Love You”, “Fear” e “Casanova”. Rincontrano Aax nel 1980-1981 per mettere in tavola un progetto: una nuova versione di un brano che andava forte nei loro dj-set, “Long Train Running” dei Doobie Brothers, che decidono di riregistrare con un sound più adatto al pubblico delle discoteche e un’intro più lunga rispetto all’originale, per agevolare il mixaggio con altri brani nonché l’inserimento di presentazioni e interazioni con il pubblico da parte dei deejay stessi, essendo all’epoca la figura del disc-jockey quella di un intrattenitore a tuttotondo.

Mettendo insieme le 600mila lire necessarie allo scopo, si recano in uno studio di Roma e realizzano la cover, con Aax in veste di voce solista, più il batterista Marian Savati, il bassista Pino Santamaria, l’allora batterista dei Goblin Walter Martino che si prestò alle percussioni, più alcuni amici dei Micioni assunti come coristi. La parte di chitarra fu frutto di due battute del riff principale mandate a loop per tutta la durata del pezzo, tagliando il nastro e aggiuntandolo “ad anello” in modo da suonare le stesse due battute all’infinito. Di questo prodotto vennero pubblicate una trentina di copie, alcune delle quali furono mandate al MIDEM di Cannes, la borsa mercato mondiale delle etichette discografiche. Fu qui che una di queste copie arrivò nelle mani di un discografico francese, che testò il brano su alcuni deejay in radio e discoteche e, accortosi di quanto funzionasse, si offrì di far uscire ufficialmente il disco.

 

Viene creato così il nome TRAKS, che contrariamente a quanto si possa pensare, non viene dall’inglese “tracks” (binari), ma nasce come suono onomatopeico con l’intento di simboleggiare qualcosa che rompe e irrompe prepotentemente. La formazione che appare ufficialmente nelle foto promozionali è composta da Aax Donnell alla voce, i fratelli Micioni (Peter al basso e Paul alla chitarra) e Marian Savati alla batteria. Il singolo di “Long Train Running” esce nel 1982 con varie etichette come Carrere Records (Francia), PolyGram (Germania), Best Record (Italia), RCA (Giappone), Blanco Y Negro (Spagna) e così via. Sul retro del singolo, un groove continuo di percussioni intitolato “Drums Power” che ben presto si rivela una base ritmica molto usata e campionata da dj e artisti dance, ad esempio i 4M International che la usano come base per la loro “Space Operator”.

È subito boom: il pezzo conquista la vetta delle classifiche in tutto il mondo, diventa disco d’oro in Francia e in Germania e arriva al 24mo posto della Hot 100 di Billboard. Viene così prodotto il primo LP della band, che trae il suo titolo dalla loro neo-hit. Iniziano le prime apparizioni televisive, sia in Italia (Discoring, Popcorn, Premiatissima ecc.) che in Germania (Musikladen), in Francia e altri paesi. Anche un videoclip viene realizzato per il singolo trainante, filmato alla discoteca Much More di Roma. Visto il successo del primo disco, nel 1983 i Traks bissano con un’altra cover, “Get Ready”, che fu un successo prima per i Temptations e poi per i Rare Earth, e che viene sottoposta a un trattamento funky analogo a quello del singolo precedente

Esce anche stavolta un album omonimo, il tutto su un’etichetta fondata dai fratelli Micioni, la Cat Records. Iniziano però ben presto i dissapori all’interno della band, di carattere soprattutto gestionale, e nel 1985 i Traks finiscono di esistere, subito dopo aver sparato l’ultima cartuccia con il singolo “You Can Feel It”, brano dal sound molto più synth-oriented e ispirato al genere della italo-disco allora in voga, che tuttavia non ottiene lo stesso successo dei suoi due predecessori. Finita l’avventura Traks, Aax Donnell incide un singolo con Eric Malone, “Golden Cage”, sempre nel 1985, per poi passare in tempi più recenti a occuparsi di organizzazione di spettacoli lavorando nella holding Spettacolart di Roma. I fratelli Micioni con il successo dei dischi dei Traks e con gli introiti ricavatine iniziarono a lavorare come produttori per nomi quali Gazebo, Gary Low, Mike Francis.

PARTE IL RACCONTO DI ANNA CICALESE CHE DEVE NECESSARIAMENTE AVERE LA POSSIBILITÀ DI ORGANIZZARE A PUNTATE E A CAPITOLI LA STORIA INCREDIBILE DI AURELIO DONNINELLI AAX DEI TRAKS

Aurelio ci sei? Abbiamo un grandissimo personaggio vorrei che fossi tu a parlare del perché di come sei riuscito a diventare un mito della Dance …sono intimiditi e capita spesso con Aax Donnel dei mitici Traks erano i tempi della febbre del Sabato sera,  Aax era poco più che un ragazzino e amava già la musica quella tosta, era un mondo da scoprire, si lavorava con un Mixer che costava  10.000 lire fin troppo….prima il Dj aspettava che il brano arrivasse alla fine e parlare…fare battute…cantarci sopra era la soluzione…ma spieghiamo meglio cosa significa mixare, editare…

Quando si faceva serata e il Disc-jockey doveva suonare per gli ospiti di un locale specie il sabato sera l’unico modo per passare da un brano a quello successivo era parlare…cantare fare cose per attirare a sé l’attenzione.. solo anni dopo…si riuscirà a mixare i pezzi…ma questa è un’altra storia bellissima…Aurelio spiega i primi mix, una vera INTUIZIONE.

Nei primi anni 70 andavano i lenti, il successo del brano dei Doobie Brothers rientrano in una serie di casualità che hanno poi portato al successo il nostro Aurelio Donninelli.

Noi non abbiamo mai conosciuto il leader dei Doobie Brothers, ma nell’ultimo periodo in Germania all’apice del successo dove ci viene consegnato il Disco D’oro e successivamente anche in Francia, in una trasmissione tedesca che era il nostro discoring italiano,finalmente lo incontriamo considerato che noi venivamo..dal settore dei Disc _Jockey, avere i complimenti da star continua  Donninelli, ci fa passare di diritto alla musica mondiale spesso ci si trovava in set con gruppi come gli immagination…era una svolta incredibile.

Poi iniziamo a creare intorno a noi con dri professionisti un’immagine internazionale, cambiamo tutto anche il look…in quei tempi si gioca sull’ambiguità anche se io avendo questa chioma, ero un personaggio riconoscibile vestito di bianco….ma ritorniamo al 74, i proprietari dei locali mi chiedevano di fare inaugurazioni….e poi mi trovavo a starci per anni e anni è successo a Teramo .

Il GIOVEDI SERA…

Non era un giorno che andava forte eppure poco dopo l’avvento dei Trax parte anche il consueto appuntamento del giovedì.

Un mondo nuovo portato in Italia e in tutti i paesi del mondo un successo che vede prima l’interessamento della best record e di Claudio Casalino…poi però a Cannes con i francesi ci fanno prendere in Pochissimo tempo un meritato disco d’oro come in Germania. Siamo ufficialmente delle Star Mondiali.

“Pensate che il disco originale è stato stampato con un errore del grafico, lo abbiamo lasciato così non puntava nessuno su di noi…avevamo stampato poche copie” cit. AAX

Poi quella volta a Billboard vendiamo sei milioni di copie.

Nell’82 ci avevano preso perché pensavano fossimo di Berlino,i gruppi venivano dall’Europa, non c’erano italiani che facevano musica a livello mondiale.

Poi…i Temptation un’idea dopo l’altra e la stesura di compilation in 32 paesi…

La risposta del pubblico era sempre bellissima. Noi dal martedì al lunedì lavorano cosa che oggi è impossibile.

Il sabato sera lavoravamo da matti afferma il leader dei Traks, ma era bellissimo, poi ad un tratto quando la cosa ci sfugge di mano il successo era difficile da gestire, si volava in tutto il Mondo e ci venivano fatte proposte commerciali sempre più audaci. Noi volevamo fare solo musica farci amare dal pubblico e creare hit famose e di successo.

Paolo e Pietro Micioni dopo anni avevano preso la strada delle produzioni…e nell’85 il gruppo inizia a barcollare gli equilibri sono sempre più instabili. Il mese prossimo ci ritroveremo con Aax dei Traks per dei racconti inediti mai divulgati, sarà per noi di Arte’sTv un privilegio coinvolgere il lettore in storie incredibili di personaggi famosi in tutto il mondo

Primo Capitolo

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ANNA CICALESE

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