TRA FOOD, WINE, CULTURA E TERRITORIO

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‘MOSAICO PER PROCIDA’ E LA SUA VISION

di Gerarda Pia Salzano

Dove c’è ‘food’ ci sono io! Sono Gerarda Pia Salzano, docente di enogastronomia e studentessa universitaria in scienze gastronomiche mediterranee, presso l’università Federico 2 di Napoli. Ho 21 anni, sono un aspirante food & beverage manager, appassionata di cibo, vino, territorio, turismo e tutto ciò che riguarda il mondo enogastronomico.

Sono in una fase di ‘work in progress’, ed è giusto cogliere tutte le occasioni che si presentano lungo il mio cammino, per cui eccomi qui!!!

Condividerò per la prima volta con voi, il mio percorso sensoriale nel mondo del vino, quindi una ‘ full immersion’ su quella che è stata la mia esperienza all’evento dedicato al vino ‘ Mosaico Per Procida’.

Il percorso sensoriale si è svolto presso il Wip – Burger e pizzeria di Nocera Inferiore, a cura dei padroni di casa Domenico Fortino e Lorenzo Oliva che grazie ad abbinamenti innovativi, sono riusciti ad esaltare al meglio la materia prima ed in particolar modo il vino in questione.

TRA VINO E TERRITORIO

Originaria di Nocera Inferiore, non potevo mancare a questo fantastico evento, che ha avuto inizio alle ore 20:00 del 22 Marzo 2023. A dirigere la degustazione sensoriale Gaetano Cataldo, miglior sommelier 2022 e uno dei padri fondatori di questo sogno, divenuto realtà.

Non è la materia a generare il Pensiero ma il Pensiero a generare la materia’ frase del grande Giordano Bruno, presa in prestito da Gaetano Cataldo, per esprimere al meglio il concetto della nascita di questo suo sogno condiviso con Roberto Cipresso quello di ‘Mosaico per Procida’.

Il motivo che ha portato alla realizzazione di questo ‘sogno’ così definito da Gaetano Cataldo, è sicuramente quello di immaginare ‘Mosaico Per Procida’ come un abbraccio dell’enologia Campana, in riconoscenza per la sua nomina come capitale della cultura.

È un progetto spontaneo e non finanziato, non a caso sono state prodotte 6000 bottiglie e acquistabili tramite donazione all’associazione identità mediterranea. Il progetto è nato nel lontano 1° settembre del 2021, grazie all’unione di due menti esperte quali Roberto Cipresso, winemaker di fama internazionale e Gaetano Cataldo, miglior sommelier del 2022 al Merano Wine Festival, nonché fondatore di Identità Mediterranea.

E’ cosi che il brand ‘Mosaico per Procida’ si presenta ai suoi clienti. Attraverso il brand ‘Mosaico per Procida ‘ cerca di trasmettere al cliente non solo che cosa si vende ma anche chiarezza, consapevolezza e perché si distingue dalla massa.

Il tutto è valorizzato dalla sua etichetta, una creazione di Carolina Albano. Una realizzazione che vede raffigurati in maniera stilizzata e con colori vivaci l’isola di Procida, il mare, delle casette ed un campanile.

Di conseguenza, verrà in automatico chiedervi ‘Perché Mosaico per Procida si distingue dalla concorrenza?

Mosaico Per Procida si distingue perché non è ‘Un vino’ ma è ‘Il vino’!

Il prodotto ha quindi la sua unicità grazie alle risorse utilizzate, all’identità territoriale e la sua capacità imprenditoriale.

Il vino è un ‘IGP’ che letteralmente significa Indicazione Geografica Protetta.

Possiamo quindi, definirlo ‘ mosaico edonistico’, frutto di una coralità di un vinaggio derivante da 26 vitigni bianchi autoctoni campani, il tutto racchiuso in un calice di vino.

Si sta parlando quindi, di un vino che ha ricevuto ben presto la sua approvazione anche dal Papa, dall’ associazione Città del Vino, Ais Campania, Associazione Donne del vino della Campania e il MAVV Wine Art Museum.

Il vino ‘Mosaico Per Procida’ è la prova reale che ‘l’insieme fa la forza’ , poiché impiegate 26 masse enologiche provenienti da tutta la Campania, in particolare vitigni  autoctoni a bacca bianca quali (Greco, Fiano, Coda di Volpe, Falanghina, Pallagrello Bianco Asprino, Biancolella, Forastera, Pepella ed  altri).

La prima bottiglia, quella di ‘Mosaico Per Procida’, gode di un ulteriore vanto, quello di essere stata simultaneamente esposta in ben 3 padiglioni diversi e 30 stand diversi in una fiera enologica.

ANALISI SENSORIALE DEL VINO

E’ risaputo che il vino è un bene culturale ed espressione di tradizioni territoriali, nonché rappresentato dai suoi profumi, fiori, spezie, mare, montagna e tutto ciò che esso rappresenta.

‘Mosaico Per Procida’ è eleganza, raffinatezza, espressione del territorio, attesa nell’ assaporarlo con moderazione in tutte le sue sfumature.

Definire ‘Mosaico Per Procida’ un buon vino è riduttivo, questo perché la maestria con cui questi 26 vini si siano sposati in maniera così maniacale tra di loro e abbiano portato ad un risultato a dir poco eccezionale, ha fatto sì da evidenziare per ognuno dei vini utilizzati, delle sfumature sensoriali pazzesche, che sono quindi la fonte di continui stimoli.

‘La degustazione di un vino è un’emozione multisensoriale, frutto dell’integrazione di segnali sonori, visivi, olfattivi, gustativi e tattili’ (Luigi Moio, il respiro del vino).

La degustazione sensoriale è stata condotta da Gaetano Cataldo, in qualità di panel-leader, che grazie alla sua conoscenza e bravura, ha saputo  coinvolgere ed emozionare con il suo vino.

Il tutto è iniziato da un’analisi visiva, importantissima perché tramite la vista otteniamo il colore , grazie al quale  ricaviamo delle informazioni utili su quello che stiamo degustando. Successivamente abbiamo esaminato la limpidezza, brillantezza e torbidità del vino.

Mosaico per Procida si presenta con un colore giallo oro, limpido ed abbastanza compatto.

A seguire l’analisi olfattiva. Fase in cui, abbiamo avuto la possibilità di annusare e di conseguenza stimolare la nostra memoria, grazie alle note iodate, fiori bianchi, basilico, pesca bianca, mela verde, note agrumate, tabacco biondo.

Infine durante la fase gustativa, il vino è risultato avvolgente e ben strutturato, con grande freschezza e sapidità minerale, in ricordo del mare.

ABBINAMENTO CIBO – VINO

‘Mosaico Per Procida’ è stato quindi protagonista della serata ma come può essere abbinato?

L’abbinamento cibo-vino non è mai scontato, questo perché ritrovare il giusto equilibro tra i due non è facile.

L’innovazione l’ho ritrovata anche negli abbinamenti, non scontanti, di effetto, e soprattutto in grado di valorizzare il territorio e la sua storia.

Sono state servite una focaccia con puntarelle romane, acciughe di Cetara e colatura; pizza bianca con tartare di gambero. A seguire paccheri Vicidomini alla scarpariello di pomodorino corbarino, e ‘minestra maritata’.

Per concludere in dolcezza il dessert è stato affidato alla pasticceria Gran Caffè Romano di Solofra che ci ha ammaliato con la sua pastiera di grano e la sua cassata siciliana e la loro colomba classica ed esotica.

Il tutto accompagnato dai liquori di Giuseppe Pastore , Alias il Manovale del Gusto di Casal Velino.

‘MOSAICO PER PROCIDA’ e la sua VISION

La vision, quindi ciò che sarà ‘Mosaico Per Procida’ in futuro e i suoi obiettivi a lungo termine, c’è sicuramente  la volontà di coinvolgere e incoraggiare i viticoltori dell’isola di Procida  in un’ unione per la creazione di un vino che sia il riflesso di una cultura enologica qui mai dimenticata.

Concludo con un antico proverbio africano “Da soli si va certamente più veloci ma insieme si arriva decisamente più lontano”.

 

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Redazione ArtesTv

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