CASTELLAMMARE DI STABIA (NA): DOPO 18 ANNI ARRESTATI I KILLER DI VINCENZO DE MARIA

IL CAMORRISTA VINCENZO DE MARIA FU UCCISO NEL 2005 NEL CORSO DELLA FESTA PATRONALE A CASTELLAMMARE, DUE I KILLER ARRESTI DOPO 18 ANNI
di Giovambattista Rescigno
Ieri i carabinieri di Torre Annunziata hanno arrestato due persone, indiziate dell’omicidio di Vincenzo de Maria e del tentato omicidio di Massimo Massa. La misura cautelare della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Napoli, necessaria per le indagini preliminari; ai presunti colpevoli contestata anche l’aggravante del favoreggiamento del clan D’Alessandro, attivo a Castellammare di Stabia.
L’arresto giunge dopo ben 18 anni dall’omicidio di Vincenzo de Maria che verrebbe inquadrato dagli inquirenti in una punizione nei confronti del gruppo rivale noto come Omobono-Scarpa; il clan in riferimento era composto in prevalenza da scissionisti e l’azione dei due accusati era diretta all’eliminazione dei due esponenti appartenenti al clan rivale. I due sodalizi sono stati individuati come organizzazioni di stampo camorristiche.
L’arresto delle due soggetti legati al clan camorristico D’Alessandro potrebbe far luce sull’omicidio di Vincenzo de Maria e mettere la parola fine a una vicenda iniziata ben 18 anni fa.
Era l’8 maggio del 2005 e a Castellammare erano in corso i festeggiamenti destinati a San Catello patrono della città. I cittadini che erano in strada a godersi il particolare giorno di festa a Castellammare di Stabia non si aspettavano di passare dalla gioia per la festa alla drammaticità di un conflitto a fuoco tra bande criminali rivali, perché tra di loro c’erano l’allora 35enne Vincenzo de Maria e il 45enne Massimiliano Massa, il primo ammazzato, l’altro solo ferito in modo grave, ma che ebbe la meglio, sopravvivendo.
Secondo le risultanze delle indagini, i killer, che agirono, per portare a compimento l’omicidio, approfittarono della confusione che c’era per le strade, si fecero largo tra la folla a bordo di una motocicletta, ed una volta individuati i loro bersagli nei pressi della cattedrale, iniziarono a far fuoco noncuranti senza tener conto che loro proditoria nazione di fuoco potesse mietere oltre quelle designate altre vittime innocenti.
De Maria e Massa avvedutisi che i colpi esplosi erano loro indirizzati, iniziarono a scappare. Massa fu attinto da numerosi proiettili, ma riuscì a sopravvivere come dicevamo prima, mentre per De Maria non ci fu scampo, i killer lo inseguirono fino a Piazza Municipio cercando scampo tra le autovetture parcheggiate ed in transito, raggiunto da quattro proiettili in testa e in faccia fino non sopravvisse. Gli inquirenti indirizzarono le indagini da subito alla faida in atto tra i due clan rivali. Ieri dopo 18 anni, sembra che la vicenda sia giunta al capolinea con l’arresto dei due presunti autori.