L’INTERVISTA PARLA L’INGEGNERE MARCO BASILE SU: CBD EFFETTI BENEFICI SULLE PERSONE AUTISTICHE

MARCO BASILE RACCONTA LA SUA STORIA, SU COME HA AIUTATO E STA AIUTANDO TUTTORA SUO FIGLIO AD AFFRONTARE L’AUTISMO
di Monica Ponzo
Molte sono le famiglie, che si trovano ad affrontare il serio problema dell’autismo. Si cerca di ricorrere a psicofarmaci, per attenuare qualche loro comportamento aggressivo, e si fanno continue ricerche in campo medico, per trovare la terapia adatta. Intervistiamo l’ingegnere Marco Basile, un genitore, che ha cercato sempre di non abbattersi e che con la sua forza d’animo e la sua tenacia, non si è mai arreso nel trovare una cura adatta, per aiutare il figlio ad affrontare al meglio la sua condizione di salute. L’ingegnere dopo tanti studi e ricerche, ha scoperto che il CBD è l’espediente migliore, per questo tipo di problema. A tal fine gli poniamo qualche domanda.
Ingegnere Basile com’è cambiata la sua vita quando ha scoperto che suo figlio era autistico? “L’impatto per il primo mese è stato drammatico, poi una volta capito il problema dopo le prime visite, ho reagito presto e veloce, abbattersi o peggio ancora piangersi addosso non aiuta. Oggi il 72% delle famiglie che crescono un ragazzo con problemi si separano purtroppo”.
Suo figlio, quando ha dato i suoi primi segnali di aggressività? “Quelli più importanti e ripetuti nel tempo ad una frequenza abbastanza breve, sono nati all’età di 13 anni, quando incominciavano le prime pulsazioni sessuali, prima c’era stata qualche avvisaglia, ma era sporadica, tipo ogni sei mesi, ma era già un campanello d’allarme”.
Perché ha deciso di guardare oltre le terapie antipsicotiche classiche? “All’inizio non c’era molto da scegliere e così mio figlio ha iniziato ad assumere, all’età di 8 anni, il medicinale Neuleptil e dopo quasi due anni, dalla assunzione ha incominciato ad avere enuresi notturne. Dalle recensioni raccolte in rete e da una lettera del Dr Carlo Hanau in cui veniva dichiarato che i psicofarmaci, provocavano un declino cognitivo, riduzione della materia cerebrale e assuefazione ed oltretutto sono tutti farmaci off label e quindi non specifici per Autismo (ancora oggi non esiste un farmaco dedicato) ho capito che per risolvere in parte il problema di mio figlio dovevo uscire dagli schemi tradizionali. Quindi appena ho appreso che la Cannabis medicalel riduceva molto i comportamenti problema dei soggetti autistici (nel 50% del campione), subito mi son lanciato a capofitto decidendo di provarla”.
Come ha conosciuto il dottore Aran e la dottoressa Noa Raz? “Specialmente noi Onlus è una delle associazioni con il maggior numero di iscritti in Campania, ha almeno 100 soci e a febbraio 2018 un socio ha letto questo articolo del dott. Adi Aran di Israele uscito su Pub Med che aveva incominciato a trattare i soggetti autistici con la cannabis medica, riducendo i comportamenti problema nel 50% dei soggetti autistici adulti. A questo punto ho dato fondo alla mia folta rubrica contattando parecchi medici e la bravissima e competente dottoressa Mariarosaria Rondinella mi h messo in contatto con la farmacia Caputo, di Nocera Inferiore. Il Laboratorio Galenico della farmacia è gestito dalla Dottoressa Titti Lombardi un luminare in Campania ed uno dei massimi esperti della Cannabis Medica in Italia. La dottoressa Titti Lombardi mi ha messo in contatto con la Dottoressa Noa Raz neuroscienziata del cervello con 14 brevetti depositati quando mio figlio era diventato adulto ed il CBD normale non modulava più”.
Com’è migliorata la salute di suo figlio con l’uso di CBD? “In una maniera straordinaria, perché il CBD, assunto dai 13 ai 16 anni, fece sì, che i comportamenti aggressivi erano scomparsi, poi è subentrata la maturazione sessuale e con aumento del testosterone sono ritornatele forti crisi di aggressività, e così ho fatto ricorso a CBD potenziato con i terpeni suggerito dalla Bazelenet Dr Noa Raz, e man mano i comportamenti aggressivi sono andati scemando nel tempo. Basti pensare che estate 2020 in piena maturazione sessuale sono stato costretto a fare vacanze separate con mia moglie e mia figlia ed a rinchiudermi in una villetta di famiglia sul litorale Domizio”.
La terapia in che modo viene attuata? “Faccio uso di CBD prototipale con aggiunta di Terpeni in soluzione con olio e somministro due gocce per tre volte al giorno a stomaco vuoto e in aggiunta anche 7,5 mg di psicofarmaco (dose pediatrica in quanto il bugiardino cita per adulti di dare almeno 15 mg mentre io ne somministro solo 7,5mg giorno) o, che adesso non posso farne a meno, perché mio figlio ne ha fatto uso già in tenera età di otto anni purtroppo.
Il CBD si somministra seguendo determinati dosaggi? “Certo si assume a stomaco vuoto, per il completo assorbimento, mezz’ora prima dell’assunzione di Cannabis e distanziata dall’assunzione di psicofarmaco di almeno due ore. Quindi due gocce di CBD per tre volte al giorno, cioè mattina, pomeriggio e sera”.
Il CBD come mai non comporterebbe dipendenza? La Cannabis medica ha due principi attivi: il THC e il CBD. Il THC è psicotropo, è quello che a lungo andare, provoca dipendenza, se non si sa usare (la classica marjuana) e invece il CBD che è un principio non psicoattivo per cui non genera dipendenza e agisce sui neurotrasmettitori CB1 e CB2 che sono all’interno del nostro sistema nervoso, favorendo la disinfiammazione celebrale, il CBD ultimo recente studio va a modulare e/o spegnere la funzione di alcuni geni. Vi ricordo in ogni caso che gli studi di Cannabis medica ed Autismo sono relativamente recenti primo articolo scientifico uscito a fine anno 2017”.
Cosa si sente di consigliare alle famiglie che hanno un figlio autistico aggressivo che magari è farmacoresistente? “Secondo gli studi del dottore Adi Aran, il CBD modula i comportamenti problema di un soggetto autistico su due per cui se ci sono in compresenza stati di aggressività e di agitazione notevoli, consiglio di comprare un flacconcino di CBD in farmacia al costo tra i 80/100 euro, ma senza fare l’errore di somministrarlo a stomaco pieno, pregiudicando gran parte del funzionamento e non bisogna somministrare psicofarmaci subito dopo il CBD, senza rispettare il lasso di tempo di due ore tra i due medicinali. Bastano 3-4 settimane per capire se il CBD dà i benefici notando una regressione dei comportamenti problema tipo aggressività ed il ragazzo molto più sereno in volto”.
L’ingegnere Marco Basile con questa intervista, ha lasciato trapelare tutto il suo impegno nel ricercare una terapia che possa aiutare il figlio, a vivere nel migliore dei modi, attenuando quei comportamenti di aggressività, che erano quasi quotidiani nella vita del figlio. Ciò che si ammira dell’ingegnere Basile è la sua forza d’animo, la sua pazienza e soprattutto la sua determinazione nel ricercare una cura che andasse al di là degli psicofarmaci per poter garantire al figlio una vita migliore. L’ Ingegnere con la sua storia, vuole essere un esempio per tutte le famiglie, che vivono quotidianamente con questo problema e un incoraggiamento ad avere sempre la forza di trovare strade alternative per migliorare lo stato di benessere del proprio figlio visto che quello che attualmente viene descritto nelle linee guida 21 ahimè non farà incrementare la percentuale dei soggetti autistici che entrano nel mondo del lavoro che ad oggi sono meno del 1%, perché mancano totalmente le cure, ovvero quelle che vanno ad agire alla radice del problema.