RUBRICA NEURODIVERGENTE: LA PAROLA ALLO SCRITTORE FEDERICO DE ROSA

FEDERICO DE ROSA: “QUESTA RIVOLUZIONE CULTURALE È LA PREMESSA PER COMINCIARE A CAPIRE NOI AUTISTICI”
di Davide Sarno
Oggigiorno si parla spesso di diversità, si parla dell’accettazione delle diversità sessuali, dell’ accettazione delle diversità razziali fino all’ accettazione delle persone con disabilità che hanno uno stile di vita diverso ma non una mente diversa sotto l’aspetto emozionale della persona. Oggi parleremo con il noto scrittore Federico De Rosa che è un Asperger che comunica tramite la scrittura, che vanta diversi libri all’attivo e numerose collaborazioni editoriali di spicco, risponderà a delle domande che verteranno sull’accettazione del mondo Neurodivergente del mondo degli autismi, ci spiegherà inoltre come si può comprendere un soggetto autistico e come ci si può rapportare senza trattarlo come disabile come una persona che appartiene ad una categoria inferiore, da oggi nascerà questa rubrica giornalistica Neurodivergente sul nostro giornale che più volte da voce ai soggetti autistici, alla quale parteciperanno due scrittori autistici che riescono ad esprimersi bene con la scrittura tra i quali il noto scrittore Federico De Rosa, la rubrica non ha appuntamenti fissi ma avrà modo di essere attiva secondo le disponibilità degli stessi. Ora cominciamo….
Come si può capire cosa prova dentro di sé un soggetto autistico? “Bisogna innanzitutto superare il concetto di normalità e quindi la superiorità della cultura neurotipica. Un interista non è un milanista sbagliato ma semplicemente un tifoso di un’altra squadra. Così io autistico non sono un neurotipico rotto o malato ma una persona che ha un cervello che funziona in modo diverso. Questa rivoluzione culturale è la premessa per cominciare a capire noi autistici”.
Perché è importante la cultura del diverso? “Perché se guardi agli altri avendo te stesso ed il tuo modo di essere quale parametro di interpretazione di ciò che non sei tu, non potrai capire nulla. L’altro è altro o no? E allora, se è altro, non sei tu il parametro per interpretarlo”.
Come può comportarsi una persona non autistica senza ferire il suo amico, conoscente o parente autistico? “Accettando serenamente la diversità, senza compatire mai ma offrendo vera amicizia”.
Cos’è l’autismo secondo te e in che modo si possono apprezzare i soggetti autistici? “L’autismo è un cervello uguale nell’hardware ma diverso nel software di funzionamento. La diversità è ricchezza e valore”.