GROTTAGLIE. IL MUSEO DELLE CERAMICHE “CHE C’E’…MA NON C’E’(!!) “ADERISCE ALLA RETE MUSEALE TERRITORIALI DI VALORIZZAZIONE DEL SALENTO

DAL 1999 NON SI INOLTRA LA RICHIESTA DELL’ISTITUZIONALIZZIONE PREVISTO DAL DECRETO DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO N. 113 DEL 21 FEBBRAIO 2018
di Vito Nicola Cavallo
L’estate scorsa il nostro giornale ha dato conto dell’interessante convegno tenutosi nel castello Episcopio di Grottaglie dal prof. Francesco Spagnulo REDADING- “IL MUSEO DELLA CERAMICA” DI GROTTAGLIE ,un luogo che dal 1999 ospita una sala museale, presentata all’opinione pubblica come museo della ceramica, un museo che c’è…ma non c’è, e per cui ancora oggi non risulta essere presentata una richiesta di riconoscimento e sua istituzionalizzazione secondo quanto previsto dal decreto del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo n. 113 del 21 febbraio 2018.Infatti, sulla pagina istituzionale del Ministero dei Beni Culturali, per la città di Grottaglie, si legge del “MUSEO DELLE CERAMICHE” che c’è , ma non c’è!!! Infatti il museo, o sala espositiva museale, non è stata mai istituzionalizzata. Il “Museo” nasce il 22 dicembre 1999 trovando collocazione nel Castello Episcopio, di proprietà della Diocesi di Taranto, concesso in comodato d’uso al Comune di Grottaglie. Quest’ultimo costruito nel sec. XIV dall’Arcivescovo Giacomo D’Atri, sotto la cui potestà vescovile si trovava Grottaglie, è ubicato nella parte superiore del centro storico, frapposto fra l’antico e il nuovo nucleo abitativo e inserito nello scenario del suggestivo quartiere delle Ceramiche. Il Castello, parte integrante del patrimonio storico-artistico, si presenta esteriormente come una fortezza medievale, con la sua torre di forma rettangolare, elevata su tre piani e coronata da merli, ma all’interno le 11 maestose stanze, illuminate da grandi finestre, attestano la magnificenza delle grandi dimore. È nell’antico maniero di questo edificio, dopo accurati restauri dei primi anni ’80, che ha sede il “Museo della Ceramica”, con le sue 500 opere, databili dall’VIII sec. a.C. a oggi, costituite da opere di proprietà comunale, proprietà di privati collezionisti e reperti provenienti dalla Soprintendenza Archeologica.”
E’ noto che con decreto del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo n. 113 del 21 febbraio 2018 ‘adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del sistema museale nazionale’ e adeguamento del processo di riconoscimento dei musei del territorio regionale”, era possibile inoltrare la richiesta di riconoscimento del museo delle ceramiche , cosa questa che dopo sei anni, non si pensa di poter materializzare la richiesta. Con il decreto del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo n. 113 del 21 febbraio 2018, nasce il Sistema museale nazionale, una rete formata da musei e luoghi della cultura statali nonché dagli altri musei di appartenenza pubblica, dai musei privati e dagli altri luoghi della cultura pubblici o privati che chiederanno di essere accreditati. L’accreditamento avviene previa verifica, da parte della DG Musei, del grado di rispondenza degli stessi agli standard minimi previsti dai Livelli uniformi di qualità per i musei. Per la valutazione la commissione ministeriale verifica, il contesto estremamente difficoltoso in cui opera il museo, lo straordinario apporto di innovazione nella cura dell’accessibilità del pubblico e nella comunicazione dei contenuti al visitatore, l’eccellente regolarità dei contratti per i servizi di accoglienza e della sicurezza, obiettivi riscontri di ottimo clima di lavoro, i rilevanti ed eccezionali evidenze nella ricerca, gli straordinari risultati nell’attività di tutela e di rapporti con il territorio, l ’eccezionale incremento del pubblico con particolare riferimento alle fasce sociali tradizionalmente escluse dai consumi culturali.
Requisiti per accedere al sistema museale regionale 1.presenza di uno statuto o di un regolamento di organizzazione e di funzionamento coerente con gli standard di servizio e di professionalità degli addetti definiti con atto statale; 2.direzione del museo assegnata a persone dotate di qualificazione professionale 3.adeguata ampiezza dell’orario di apertura al pubblico; 4.tutela della sicurezza delle persone e abbattimento delle barriere culturali, motorie, psichiche e sensoriali alla fruizione delle collezioni; 5.adozione di sistemi di comunicazione moderni, rispettosi del pluralismo linguistico e diversificati in rapporto alle esigenze dei visitatori; 6. svolgimento di attività educative e percorsi didattici in collaborazione con le istituzioni scolastiche; 7. svolgimento di attività di ricerca correlata alla conservazione e alla catalogazione del patrimonio posseduto; 8. rilevazione della quantità e della qualità della fruizione da parte del pubblico, anche tramite un servizio di registrazione dei visitatori.
Il “Museo della Ceramica” viene ufficializzato con Deliberazione di Giunta Comunale n° 408 del 29.07.1999., il quale ad oggi non risulta istituzionalizzato, secondo quanto prevede la normativa di legge. Il Decreto Ministeriale del 10 maggio 2001 “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei”, rappresenta un punto fondamentale della normativa ed è un documento di alto profilo elaborato a livello tecnico per promuovere la cultura e la gestione dei musei. “Il “Museo” di Grottaglie non è dotato di uno statuto o regolamento che “costituirebbe una sorta di esistenza in vita della struttura”. Il problema non è di poco conto, se si pensa che a questo requisito sono legate le stesse strutture, organizzativa ed operativa del Museo e le iniziative di vario tipo, tra le quali quella di intercettare, finanziamenti pubblici, dello Stato e della Comunità Europea. Nel testo del D.M. 10 maggio 2001, in effetti, si legge che: “….. L’adozione di uno statuto o regolamento va pertanto considerato un requisito minimo, valido indipendentemente dalla proprietà e natura giuridica del museo e dalle sue dimensioni. E’ responsabilità primaria degli enti proprietari e delle amministrazioni responsabili dotare di uno statuto o regolamento i musei da loro dipendenti, nel quadro della normativa che disciplina la sua adozione ….”. Inoltre le disposizioni, relative allo statuto, elencano una serie di adempimenti specifici, da rispettare ed attuare.”
Emerge dalla suddetta ricostruzione documentata, e dall’analisi della situazione attuale, si può desumere che le premesse, gli auspici e le speranze, di inizio progetto siano state fino ad oggi, per lo più, disattese. Così, altrettanto, la normativa di legge che ha avuto l’obiettivo di incoraggiare le amministrazioni a migliorare le condizioni e la qualità dei propri musei. Viceversa si è preferita, da parte dei responsabili (politici e funzionari), attuare una gestione presunta, dichiarata “in economia”, alquanto sterile ed inerte, che ha, appunto, disatteso le scelte e le premesse dello stesso Sindaco Giuseppe Vinci, il quale auspicava, insieme ad altri, un “ … Museo non inteso come statica raccolta di oggetti, bensì come centro propulsore di studi e ricerche che avrebbero impegnato per molti anni molte persone, in una azione di acquisizione e diffusione di conoscenze …”. ( in Appunti per un museo. Catalogo della mostra ceramica. Agosto 1998, Tiemme srl Manduria dicembre 1999).”
La sala museale è ospitato in una parte dell’antica residenza degli arcivescovi tarantini ed intitolato ad uno di essi, Giacomo d’Atri, un luogo, l’atrio di pertinenza del “museo” che lo scorso 16 luglio ha ospitato (in presenza del sindaco) la presentazione di un libro sulla resistenza, con in bella vista i vessilli di due movimenti politici locali, componenti della coalizione GROTTAGLIE NEXT oggi alla guida ammnistrativa della città.
Nei giorni precedenti al sopracitato evento, lo stesso spazio è stato occupato da una “singolare” degustazione di “tarallucci e vino” di un gruppo di turisti che aveva “goduto” della visita alla sala museale, questo nello stesso momento in cui altri turisti (paganti) si apprestavano alla vista al “museo”. Riassumendo uno spazio di uno “sbandierato museo” trasformato in uno spazio ad uso di movimenti politici e in una “cantina” a cielo
aperto, siamo a conoscenza del fatto, che queste attività non erano un tempo non consentite, oggi sarebbe utile sapere se le situazioni sono cambiate.
In merito dunque, la giunta comunale con deliberazione n. 70 data 14/03/2023 ha deliberato ed approvato “SCHEMA DI ACCORDO DI VALORIZZAZIONE – RETE
MUSEALE SALENTO” e la relativa relazione dell’assessore Vinci il quale scrive che “con nota prot. n.A00_004/0001234 del 06/03/2023 il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia ha comunicato che con deliberazione n.1755 del 30/11/2022 ha provveduto ad approvare in via definitiva il nuovo Schema di Accordo relativo alla costituzione delle reti museali territoriali. Dato atto che alcuni Comuni, fra i quali questo Ente, avevano già provveduto ad approvare la bozza dell’Accordo che però risulta differente in alcuni punti da quello licenziato dalla Giunta Regionale. Considerato che si rende ora necessario procedere ad un allineamento dei due testi e riapprovare il testo definitivo dello Schema di Accordo di Valorizzazione – Rete Museale Salento”.
In buona sostanza il “IL MUSEO DELLE CERAMICHE “CHE C’E’…MA NON C’E’(!!) aderisce “alla promozione di politiche e pratiche di cooperazione, collaborazione e co-progettazione tra i musei aderenti…per la crescita complessiva dell’offerta dei musei della regione. Impegni Comune di Grottaglie “Essere in possesso dei seguenti standard minimi- Individuazione formale di un Responsabile della sicurezza; -Individuazione di un responsabile dei servizi Educativi. In caso di indisponibilità del responsabile dei Servizi Educativi, la figura potrà essere condivisa anche con altre strutture facenti parte della Rete; Apertura continuativa nel tempo (minimo 25 ore settimanali o 100 giorni se stagionale)Il Museo che sceglie di aderire alla Rete museale si impegna a:Garantire la massima collaborazione e la partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla stessa Rete; Utilizzare il logo della Rete museale per la promozione relativa ai progetti comuni nonché a esporre all’ingresso del Museo l’apposita targa con logo della rete e nome del Museo stesso; Collaborare attivamente alla raccolta e alla trasmissione tempestiva di notizie al polo Bibliomuseale utili per la redazione delle pubblicazioni della Rete, all’aggiornamento dei canali web e social regionali; Adeguarsi alle metodiche di tutela, conservazione, inventariazione, catalogazione riproduzione, fruizione, didattica e informatiche previste dalla L.R. 13/2017; Destinare un budget annuale adeguato al sostegno e alla gestione del Museo; di approvare il nuovo Schema di Accordo di Valorizzazione – Rete Museale Salento ed inoltrare al Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia la richiesta di Adesione alla Rete Museale Salento impegnandosi, a seguito di tanto, a:condividere gli obiettivi operativi della Rete Museale Puglia e a partecipare all’esecuzione dei programmi attuativi; di dare atto che le somme complessive e necessarie per il funzionamento del Museo della Ceramica (affidamento gestione, utenze, assicurazione, ecc.) sono stanziate negli appositi capitoli dispesa a valere sul bilancio annuale e pluriennale del Comune di Grottaglie”