ALCUNE CONSIDERAZIONI SU QUANTO STA SUCCEDENDO NEI VARI SETTORI DELL’ECONOMIA ITALIANA, SEPPURE A UN LIVELLO DI POCO SUPERIORE A QUELLO DI UNO SCAMBIO DI BATTUTE TRA VICINI DI BOTTEGA

UNO SGUARDO DA PONTE
di Domenico Ocone
Oltre alle guerre in atto che influiscono sul sistema produttivo anche italiano in maniera più che rilevante, sono molti altri e di diverso genere i bastoni tra le ruote che si ritrova, in forma diretta e anche riflessa. Tra di essi, anche se per ora in misura contenuta, è temuto il pericolo che attualmente sembra essere rimasto circoscritto negli USA, quello innescato dal default di una banca basata nella Sylicon Walley, in California. L’altro lato della medaglia è il contenuto decisamente non omogeneo delle informazioni di carattere economico e sociale facilmente attingibili dalle fonti accessibili a tutti. Le aziende italiane o che operano nel Paese, anche se il loro rapporto con il fisco è basato altrove, non hanno mai smesso di produrre e di investire, anche nell’infelice triennio che la popolazione sta vivendo. Ciò che ancor più dovrebbe indurre a nutrire un cauto ottimismo, sono le notizie fornite dai manager dell’ ottenimento di performance come non accadeva da molti anni, già da quelli precedenti la pandemia. Tutto ciò è rilevabile in termini numerici commentati anche nelle pagine economiche dei giornali. Viene così alla mente un brano canoro dei primi anni ’30 di un intellettuale napoletano poliedrico, Rodolfo De Angelis. Scrisse e cantò costui Ma cos’è questa crisi. Uomo di spettacolo prolifico e multiforme, la cantava in maniera surreale, un pò come faceva, in quegli stessi anni, l’artista interprete del film Cabaret, dissacrando quanto di negativo stava accadendo in Germania. Anche quella volta tutto stava venendo fuori all’ inizio del secondo decennio di quel secolo. Da notare che De Angelis aderì alla corrente di pensiero del Futurismo e espresse il suo talento artistico in svariati campi. Quindi era già accaduto che l’argomento venisse affrontato in maniera all’apparenza leggera, più o meno come una raccolta di componimenti semiseri composti nell’ antica Roma, e dell’autore delle stesse si diceva:”castigat ridendo mores”. Non è solo il settore del lusso che, si sa, per ipotesi non conosce crisi, ma è tutto il Made in Italy che, soprattutto con le vendite all’ estero, ha messo grano nella botte del PIL. Anche quanto appena scritto fa si che nave Italia possa andare anche con il mare agitato. A tutt’ oggi è quindi sostenibile la tesi che la ripresa del Paese stia viaggiando con velocità sostanzialmente diverse. Di conseguenza, parte della popolazione è ritornata allo standard di vita precedente, talvolta anche a un livello superiore. Quella di essa più consistente invece sta continuando a scendere passo dopo passo al di sotto del livello di povertà con disagi sempre maggiori. La considerazione che facevano al bar i titolari di due piccole attività del villaggio, una lavanderia e una merceria, era che il volume di lavoro delle rispettive botteghe si era talmente ridotto da non poter continuare a operare. Proseguendo, aggiungevano, ognuno per il suo, che erano dispiaciuti anche per i loro clienti, molti dei quali storici, che avrebbero perso punti di riferimento consolidati. Per quelli di una certa età, è un vero e proprio stravolgimento di una routine consolidata da anni. Quindi i due artigiani concludevano con il constatare, annuendo ciascuno a quanto esponeva l’altro, che, quando tutto sarà finito, oltre all’aspetto economico anche quello sociale sará del tipo Day alter. Stanno cambiando, in parte è già realtà, anche i modi per fare acquisti di buona parte dei prodotti di uso comune attraverso il sistema dell’acquisto a distanza per il tramite di Internet. Di conseguenza la logistica ha ricevuto una notevole spinta in avanti, come, di conseguenza, l’attività di chi materialmente effettua le consegne dei prodotti comprati a distanza. Niente di nuovo sotto il sole, cambiano i tempi e, con essi si modifica anche la società. Cosa é però se si avanza verso il miglioramento della qualità della vita, tutt’altra invece se si arretra su posizioni che erano generalmente considerate ormai definitivamente superate. Sono tali e tanti i problemi innescati dallo sfacelo che sta continuando a tormentare gli italiani insieme a buona parte dell’ intera umanità, che solo raccogliere i cocci e disfarsene richiederà una mole di tempo e di mezzi che aggiungerà danno a danno. C’è però un particolare di rilievo che autorizzerebbe una lettura dei dati prima accennati con un viatico cautamente positivo. Accade per i fenomeni negativi che si facciano strada nel tessuto sociale per emulazione. Ogni altro motivo che affonda le proprie radici sul comportamento umano è definito dalla scienza statistica moda. In virtù di entrambi diventa più accettabile il pensiero che davvero non sia lontana un’inversione di tendenza della situazione in generale. Più precisamente, per moda deve intendersi, secondo gli statistici, quel fenomeno per cui, in un determinato intervallo temporale, per una serie di motivi razionali e non, molte persone si comportano in modo simile. Succederebbe così che l’adagio che invita a fare di necessità virtù troverebbe di nuovo applicazione. In ogni campo funzionerebbe da freno al consumismo che, anche se non sfrenato, sta continuando a improntare i comportamenti in generale. Del resto, se l’orientamento di chi governa è quello di risparmiare, il riutilizzo di tutto quanto è ancora in grado di svolgere una qualsiasi funzione, anche diversa da quella sua specifica, ben venga
Oltretutto anche lo smaltimento dei rifiuti è un problema serio e il riciclare può essere di grande aiuto per contenerli. Und so weiter è un’espressione tedesca che, alla lettera, significa e così ampiamente. La frase rende molto bene l’idea, come quella delle circostanze appena annotate. Nella lingua italiana non c’è una sua traduzione così puntuale e quindi efficace, quindi può servire impararla a memoria.