TECNOLOGIA FUTURISTICA: MED BED – REALTA’ O FANTASCIENZA?

TECNOLOGIA FUTURISTICA: MED BED – REALTA’ O FANTASCIENZA?
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I MED BED: NUOVA TECNOLOGIA FUTURISTICA NEL CAMPO DELLA SALUTE. SCETTICISMO, REALTA’ O FAKE NEWS?

di Monica Ponzo

Sembrerebbe un argomento fantastico, fantascientifico, inverosimile e assurdo da pensare, eppure un anno fa circa in Svizzera si era parlato di un letto tecnologico (Med Bed) per malati terminali o meglio di un “pod suicida” di brevetto svizzero, utilizzabile solo da cittadini che intendevano togliersi la vita e accessibile solo dopo test psicologici. Da qui la somiglianza con i Med  Bed per la stessa forma esteriore del pod simile ad un “baccello”, ma con la differenza che il pod, serve per porre fine alla vita di un malato che ormai versa in uno stato di salute non più ottimale, mentre il Med Bed, si occupa di rigenerare lo stato di salute di un malato quasi in fin di vita. Con il termine Med Bed si indica un “letto medico”, che abbia lo scopo di curare malati attraverso delle tecnologie ben avanzate e all’avanguardia. È l’argomento più in voga del futuro, una delle più grandi innovazioni tecnologiche, perché si tratta di un modo strabiliante e soprattutto incredulo di curare gli ammalati, che agli occhi degli ammalati appare una fake news, una diceria popolare, a cui non si presta la massima attenzione. Perché non crederci? Potremmo mai credere ad un letto che possa far ricrescere un arto che sia stato imputato? Ricostruire un DNA lesionato? Il malato che ha bisogno di guarire, se trovasse in vendita questi letti li acquisterebbe senza pensarci due volte, e finirebbe per cadere nella trappola dei truffatori, convincendosi dell’utilità di questa nuova invenzione. In realtà ci vendono pensieri, ma nessuno ci mostra nulla, se li cerchiamo sul mercato, in vendita non esistono. È una realtà immaginaria che poteremmo definire magica, pensare che esistono questi letti che come per magia possano far guarire malati che non credevano più di vivere, accettando la loro morte, perdendo ogni speranza. Esistono studi e sperimentazioni virtuali, su come far ricrescere degli arti come ad esempio delle bio – nano particelle, che possono entrare nel flusso sanguigno, agire nel nostro corpo aiutando questo tipo di processo. Molti sono coloro che negano l’avvento di queste nuove tecnologie e invece ci sono altri, che citano addirittura degli scienziati, come il tedesco De Gruyter, che offre articoli scientifici dettagliati, la cui lettura potrebbe appassionarci e potremmo farci un’idea personale o più precisa di questi temi.

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MONICA PONZO

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