L ‘AUTONOMIA DI CALDEROLI SARÀ UNA TRAPPOLA PER IL SUD

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UN’ ITALIA DI SERIE B

di Davide Sarno

Il tema discusso negli ultimi giorni è sicuramente l’ autonomia differenziata proposta dalla Lega e in particolare dal ministro Calderoli. Proprio nella giornata di lunedì il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha ribadito di unire l’Italia e di non voler un’Italia di serie B e di serie A. Ma ciò che ci fa mal pensare è proprio quando una persona si butta avanti nel dire tutto l’incontrario per tenersi buoni gli spettatori, è proprio in quel momento che sta mentendo, ed ammettendo velatamente che la verità è quella che viene sconfessata a suon di proclami.

Perché dire che si vuol unire l’Italia proprio quando le opposizioni sono agguerrite nel condannare l’autonomia? Forse perché si vuol passare per chi lavora sottobanco ad un progetto ben più articolato della semplice autonomia differenziata, e non bisogna date sospetti perché sennò il piano fallirebbe, ricordiamo che la Lega è comunque un partito Nordista non è assolutamente cambiato, si è evoluto in una visione nazionale soli perché doveva avere un bacino ampio di elettori tale da permettergli un ruolo centrale al governo.

Perché si sta accelerando sulla questione dell’autonomia? Le regioni non vanno bene già così? Oppure le regioni ricche vogliono essere più ricche a discapito di quelle meridionali?

Noi crediamo che la questione Sud sia sempre scottante e si voglia evitare di investire in un territorio, che benché è ricco culturalmente ma è comunque privo di opportunità lavorative.

La sanità ad esempio in Campania è ai minimi termini, ci sono debiti enormi e le lunghe liste di attesa abbondano, la sanità privata convenzionata annaspa per la mancanza dei fondi.

Invece in Lombardia o in Veneto e tutto l’opposto la Sanità è molto più ricca di servizi, senza troppe lunghe liste di attesa.

Una regione autonoma sicuramente è segno di autorevolezza, ma crediamo che la centralità dello Stato e la spartizione equa delle risorse sia fondamentale per la vita stessa dell’intera nazione italiana.