LA RUSSIA PERDERÀ LA GUERRA

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LA FEDERAZIONE RUSSA NON È STATA MAI COSÌ ISOLATA

di Davide Sarno

La federazione Russa alla fine dei conti sarà la parte che uscirà sconfitta da questo conflitto che tiene in scacco il mondo intero.

La Russia non è stata mai così isolata nel palcoscenico internazionale, se è vero che la Russia è una superpotenza atomica a livello mondiale, è anche vero che anche i suoi alleati storici tra cui: India e Cina, si stanno defilando dal conflitto Ucraino condannando la posizione di Vladimir Putin che si trova posizionato come aggressore nei confronti dell’Ucraina.

Probabilmente in questo nuovo anno il 2023 si delineerà una nuova conformazione globale, in cui ci potrebbe essere una prospettiva di pace per il mondo intero, se pensiamo a ciò che accade in Iran, immaginiamo che ci troviamo di fronte ad una nuova primavera della società araba, e tutto questo si può collegare anche con la nuova visione di globalizzazione che si è avuta a Davos in Svizzera, dove i potenti della Terra hanno ricamato il futuro del mondo nel prossimo futuro, con la visione di un nuovo cristianesimo che si apre alle diversità, che per secoli sono state condannate aspramente da una chiesa lezzosa in primis per i suoi intrighi, che al chiaror del sole continuano ancora oggi, ad esempio sul caso Orlandi di cui forse conosceremo una probabile verità nei prossimi mesi, si un mondo che deve svoltare pagina, sicuramente verso un nuovo umanesimo, in cui i bisogni delle popolazioni vengano prima dei bisogni dei mercati. Facendo una disamina approfondita, possiamo affermare che come disse Papa Francesco o si uscirà uniti da questa crisi che ci vede protagonisti in questi ultimi 3 anni o si uscirà sconfitti.

Il mondo può andare incontro ad un periodo di florida prosperità, solo se si avrà una caduta in un precipizio dove si dovrà toccare con mano la fine della vita sulla terra, si ed è proprio a questo che stiamo andando incontro, stiamo vicini ad un punto di non ritorno, e crediamo che proprio all’ultimo istante i governi decideranno di mettere da parte le ostilità per costruire un mondo migliore, dove non ci potrà essere spazio per l’odio né per i vincoli razziali e religiosi.