IERI 28 GENNAIO 2023, LA PREMIER MELONI IN LIBIA PER ACCORDO TRA ENI E NOC E PER TRATTARE LA QUESTIONE RALATIVA AI FLUSSI MIGRATORI

LA PREMIER ACCOMPAGNATA DAL MINISTRO DELL’INTERNO MATTEO PIANTEDOSI E DAL MINISTRO DEGLI ESTERI ANTONIO TAJANI
di Gaetana Fasano
Ieri 28 gennaio 2023, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è volata a Tripoli, accompagnata dal ministro dell’interno Piantedosi ed il ministro degli esteri Tajani, per parlare della questione energetica e del tema riguardante i flussi migratori.
Per quanto riguarda l’argomento “energia”, è stato chiuso un accordo fra l’ENI e NOC di 8 miliardi, per avviare lo sviluppo delle “Strutture A&E”, consistente in un piano d’azione che punta ad aumentare la produzione di gas, per rifornire la Libia e per garantire l’esportazione in Europa di volumi.
Il Governo, data l’attuale situazione critica relativa all’energia con la Russia, e per svincolarsi in qualche modo da quest’ultima, si sta impegnando a diversificare gli approvvigionamenti energetici, la settimana scorsa, infatti, c’è stato un viaggio in Algeria e questa volta in Libia.
In particolare, l’accordo è stato firmato dall’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi, e dall’amministratore delegato della National Oil Corporation (NOC), Farhat Bengdara, alla presenza del primo ministro del governo libico, Abdul Hamid Al-Dbeibah e dal Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni.
Sul tema quest’ultima ha detto: “La firma dell’intesa tra Eni e Noc è un passaggio storico rilancerà una serie di iniziative per diversificare le fonti energetiche, per lavorare sulla sostenibilità, per garantire energia ai libici e maggiori flussi all’Europa… La Libia è un partner fondamentale e sa che può contare sull’Italia nel processo di stabilizzazione politica, per il sostegno all’economia, per gli investimenti nelle infrastrutture. Una cooperazione a 360 gradi tra due nazioni che da sempre sono amiche”.
Sul tema del gas, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha anticipato che a febbraio, le bollette del gas potrebbero subire un taglio del 40%.
In merito alla problematica dei migranti, il ministro Tajani ha affermato che c’è una collaborazione maggiore tra le guardie costiere, mentre la premier Meloni ha detto che il problema dei migranti deve essere condiviso con tutta Europa, con una corretta ripartizione dei flussi migratori.
Il Presidente del Consiglio Meloni sulla questione dell’immigrazione ha asserito “I numeri dell’immigrazione irregolare dalla Libia verso l’Italia rimangono ancora alti, si tratta, in buona sostanza, per quello che riguarda gli ingressi irregolari in Italia di oltre il 50% di persone che vengono dalla Libia. Noi crediamo che si debbano intensificare gli sforzi, in materia di contrasto al traffico e alla tratta di esseri umani, chiaramente assicurando un trattamento umano alle persone che sono interessate. Noi restiamo determinati a confermare il nostro impegno costante, a supporto delle autorità libiche nella gestione dei flussi”.