NEL GIORNO DELLA MEMORIA C’È IL RISCHIO DI UN’ALTRA GUERRA MONDIALE

LA TERZA GUERRA MONDIALE È SEMPRE PIÙ REALE
di Davide Sarno
Mentre il mondo ha commemorato l’olocausto della Shoah nazista, sempre nel proprio mondo che ricorda lo scempio della Seconda Guerra Mondiale, si prospetta un altro conflitto mondiale più atroce, con armamenti molto più potenti e con il rischio nucleare.
È stato espulso l’ambasciatore della Lettonia, forse perché la Lettonia ha accettato di estradare gli uomini ucraini superiori ai 18 anni e mandarli di nuovo in Ucraina a combattere, ricordiamo che noi già abbiamo trattato ieri, la richiesta di estradizione di Zelensky, sicuramente nei prossimi giorni anche altri paesi europei seguiranno ad accondiscendere tale richiesta.
L’Ungheria di Orban si è ufficialmente defilata da un probabile schieramento pro o contro la Russia definendosi nazione neutrale.
Proprio oggi nella giornata della memoria, a Gerusalemme Est Si è verificato un attentato terroristico di un palestinese di Gerusalemme, che ha ucciso sette persone con altrettanti feriti.
Un mondo alla deriva, dove la follia fa sempre più posto alla ragione, tranne che dal Pontefice e dal Presidente Erdogan non arrivano messaggi di distensione per una probabile pace sotto l’egida dell’ONU.
In Italia aumenta sempre di più il fronte, che contesta la partecipazione del presidente ucraino al Festival di Sanremo, dal Presidente Giuseppe Conte del MoVimento 5 Stelle al leader del terzo Polo Carlo Calenda passando per il Comitato di Liberazione Nazionale di Ugo Mattei.
Una nazione quella italiana che è divisa al suo interno, come tutte le altre nazioni europee, del resto la Germania è stata spaccata all’interno del governo per l’invio dei Leopard.
Il periodo che stiamo vivendo a livello mondiale di certo non è il migliore dal dopoguerra ad oggi, siamo sull’orlo di un conflitto mondiale, se più parti non scenderanno in campo per dei tavoli di trattativa pacifica.
La creazione geme e attende di essere liberata è scritto nella Bibbia ma di certo a liberarla non sarà l’uomo.