LA FINANZIARIA È LEGGE

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LA MANOVRA È STATA APPROVATA IN SENATO CON 107 VOTI A FAVORE

di Davide Sarno

La finanziaria 2023 è stata approvata con larga maggioranza, un giorno prima della finanziaria precedente del governo Draghi. Le opposizioni gufavano per l’esercizio provvisorio, ma non è stato così il governo a guida Fratelli d’Italia è riuscito a varare la manovra economica in tempi record.

Il presidente Giorgia Meloni ha tenuto anche la conferenza stampa di “inizio mandato “, soddisfatta del risultato, riguardo alla pandemia ha predicato “più responsabilità per il Covid e meno coercizione”.

Carlo Calenda leader di Azione ha attaccato il governo per aver mandato via l’ ex premier Mario Draghi infatti ha lanciato un’ appello alquanto romanesco dicendo:  “aridatece Mario“.

Nella conferenza stampa il premier si è dimostrato flessibile riguardo ai fondi destinati per il caro energia, mostrandosi infatti disposto a spostare dei miliardi che probabilmente non serviranno più dato che il tetto al prezzo del gas sta dando i suoi frutti in Europa e destinarli per altri provvedimenti.

È stato varato anche il decreto sicurezza per quanto riguarda l’immigrazione via mare. Sarà varato anche il decreto rave party.

Ci chiediamo però con questa accettata al reddito di cittadinanza cosa faranno migliaia di italiani anzi decine di migliaia di italiani che hanno superato i 50 anni e hanno perso il lavoro e magari hanno anche varie patologie ma che non percepiscono l’invalidità civile cosa faranno dato che sono giovani per la pensione e vecchi per il mondo lavorativo?

Il governo dovrà dare risposte certe per questa categoria di persone magari attuando degli interventi volti all’impiego sociale per questi italiani in difficoltà, come prospetta il presidente Meloni che bisogna investire sulla formazione dei soggetti occupabili, è inverosimile che questo possa accadere in 7 mesi data la mancanza di organizzazione dei centri per l’impiego che dovrebbero essere loro a canalizzare l’offerta e la richiesta del lavoro.

Ricordiamo che il reddito di cittadinanza lo percepiscono anche persone che lavorano ma che non hanno un reddito molto alto, e ce l’hanno come integrazione allo stipendio. Gli altri percettori di reddito sono gli invalidi e gli anziani che come pensione hanno poche centinaia di euro al mese.

Urgono con urgenza delle riforme strutturali e incisive sulla disabilità e sulle pensioni di anzianità ma anche sulla disoccupazione che al sud Italia è sempre più preponderante.

Il governo ha mancato delle risposte anche per le partite IVA, con la genuflessione all’Europa riguardo alla questione dei POS.

Vogliamo certamente essere positivi nei riguardi di questo governo insediatosi relativamente breve tempo fa, sperando che si possono attuare dei provvedimenti per le fasce deboli, disoccupati, disabili, anziani e famiglie con minori attendiamo vigilando sull’operato governativo.

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DAVIDE SARNO

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