ROMA: ARRESTATO CLAUDIO CAMPITI

ROMA: ARRESTATO CLAUDIO CAMPITI
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CLAUDIO CAMPITI, L’UOMO ACCUSATO DI AVERE UCCISO TRE DONNE DURANTE UNA RIUNIONE DI CONDOMINIO IN UN BAR A ROMA, È STATO FERMATO

di Martina Lanzetta

Risulta ferita al cranio un’altra donna, di cinquant’anni, e al momento le sue condizioni sono molto gravi. Attualmente è ricoverato all’ospedale Sant’Andrea e, così, i feriti in tutto sono quattro. L’uomo ha estratto la pistola uccidendo Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. La Procura di Roma gli contesta il triplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.

 Ha sparato sette-otto colpi, e nel decreto di fermo la Procura di Roma contesta anche il pericolo di fuga. Infatti, aveva con sé al momento della sparatoria il passaporto e in uno zaino vestiti e sei mila euro in contanti.

“Mi sono gettato addosso a lui e l’ho bloccato”, racconta agli inquirenti il sessantasettenne che ha fermato Claudio Campiti. Al momento è ricoverato al policlinico Gemelli perché ferito. “Ha esploso il primo colpo, poi ha esploso il secondo proiettile uccidendo la seconda persona. Ha colpito poi la terza donna. Io ero il quarto, ma sono intervenuto”, aggiunge.

“Era un consorziato conosciuto da tutti e in passato aveva fatto minacce verbali”, racconta un’altra testimone.

Campiti, di mestiere, faceva l’assicuratore. Viveva a Roma insieme alla moglie e a tre figli, per poi separarsi e lasciare la sua professione. Per questo, è andato a vivere proprio nel consorzio. Nel 2012 muore il suo unico figlio maschio Romano in un incidente con uno slittino in provincia di Bolzano. Per la tragedia vengono condannati un maestro di sci e due responsabili dell’impianto e la famiglia riceve 240 mila euro di risarcimento danni. Campiti non ha altre entrate in denaro, non lavora e ottiene fondi comunali. Nel marzo 2020 i carabinieri gli rifiutano il permesso per il porto d’armi.

I membri del Consorzio hanno raccontato di averlo denunciato più volte per minacce. Sul suo profilo Facebook, raccontava che il consorzio gli sembrava un campo di concentramento.

Gravissimo l’episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l’ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie”. È questo quello che scrive su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nella speranza che eventi di questo tipo possano, prima o poi, cessare di esistere.

La triste vicenda ha provocato ingiustamente la morte di persone innocenti. Che sia stato un momento di squilibrio o un qualcosa di voluto e ricercato, qualcuno ha purtroppo perso la vita a causa di una tragedia al limite della follia.

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MARTINA LANZETTA

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