“SIGNORA GIORGIA MELONI…. HO PENSATO DI FARLA FINITA!!!”

“SIGNORA GIORGIA MELONI…. HO PENSATO DI FARLA FINITA!!!”
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AZZURRA MAZZARA TOCE: UNA DONNA CHE NON VUOLE ARRENDERSI ALLA DISPERAZIONE

di Catalina Mioara Georgescu

 

“Signora Meloni, ho pensato di farla finita!!!”  La voce della disperazione….

 Pubblichiamo la disperata lettera di una donna Azzurra Mazzara Toce, la quale trovandosi ormai alle strette con una malattia incurabile, per le quali non ci sono cure, decide di scrivere alla premier Meloni, donna anch’ella, poiché la sua malattia la fibromialgia colpisce in modo particolare le donne. Nella speranza che la Premier prenda a cuore le sue richieste che sono solo richieste di lavoro e non assistenziali. Tanta la disperazione di questa giovane donna, di essere giunta al punto di suicidarsi., ma ha desistito ed ha scelto come giusto sia di arrendersi e lottare, spinta anche da tanta disperazione. Essendo la lettera di rilevante importanza, un caso sociale, umano e sanitario di rilevante  importanza, ci aspettiamo che alcuni dei nostri lettori, possano far si che le richieste della signora Azzurra Mazzara Toce, abbia un seguito, e perchè no interessando direttamente il capo del Governo On. Giorgia Meloni.  

LA LETTERA  

Mi chiamo Azzurra Mazzara Toce, sono una giovane donna che ha scelto di dedicare la sua vita alla medicina integrata a causa di una malattia, la fibromialgia che purtroppo ad oggi non è curabile e che colpisce soprattutto noi donne.

Il calvario che può passare una donna con la fibromialgia può essere atroce poiché alle recidive e al dolore ci sono le vite umane fatte di difficoltà amplificate, separazioni, divorzi e licenziamenti o disoccupazione.

Purtroppo non siamo tutelati e non siamo ancora considerati malati che hanno bisogno di vie preferenziali, come ad esempio l’invalidità.

Molte di noi sono anche in depressione, soprattutto perché non possono permettersi le cure oltre che una vita normale.

Sono Azzurra Mazzara Toce, una donna che non vuole arrendersi alla disperazione!

“Siamo due milioni in Italia, di cui 2/3 donne… Siamo giovani donne che non riescono a lavorare, che non hanno un inserimento preferenziale né un ticket free…

Siamo donne alle quali spesso è destinato il ruolo di casalinga… se sono fortunate, ad avere un marito comprensivo che li sostiene.

Ma sinceramente non conosco nessuna donna che sia felice di fare la casalinga a vita senza contributi né pensione perché non riesce a svolgere mansioni lavorative più lunghe di una o due ore al giorno.

Siamo donne invisibili, incomprese dall’ufficio di collocamento che non sa neanche di cosa stiamo parlando, che ti dice: “signora qui non facciamo miracoli”

Miracoli per cosa? Perché chiedo un lavoro adatto alla mia condizione fisica?!

Siamo donne alle quali viene detto che il proprio Cv non è valutabile poiché non ha una continuità lavorativa, per cui non è appetibile per chi vorrebbe una persona costante e affidabile.

Ma noi fibromialgici lavoriamo sodo, poi un giorno il corpo dice basta e si viene lasciate a casa come sacchetti polverosi che non servono più.

Siamo donne obbligate ad imbottirci di farmaci ed antinfiammatori per svolgere quel poco lavoro che c’è, se c’è, a nero naturalmente.

SIGNORA MELONI spero che le arrivi il mio messaggio, noi non vogliamo il reddito di cittadinanza, noi vogliamo la dignità del lavoro!

Vogliamo poter aiutare la nostra famiglia e non farci mantenere, vogliamo poter essere inserite in vie preferenziali per svolgere compiti che meritano le persone che come noi hanno veramente la necessità.

SIGNORA MELONI, ho già fatto la cameriera, aiuto cuoco, apprendista, parrucchiera, gelataia, pasticcera, tata, barista, ambulante, lavapiatti, ho raccolto le pere, ho fatto le pulizie civili, industriali, private, a colori, a pallini ed a strisce…

Per anni interi ho già dato di gavetta!

Ho speso 10mila euro per la mia formazione di naturopata perché potessi aiutare me stessa e gli altri.

Ma voi li, che avete il posto assicurato, non avete ancora regolamentato la professione.

Quindi non si può svolgere a meno che non lo fai a nero o con una partita i.v.a da libero professionista.

Ma parliamoci chiaro, ci considerano fattucchiere, c’è zero cultura, non si lavora se non fai “il massaggio”.

Ho già aperto e chiuso una attività con un bel debito alle banche di 40mila euro già pagato e saldato attraverso l’aiuto di mia madre…. e non mi vergogno a dirlo…

Mi sono separata da un matrimonio dove ho subito violenza psicologica e nessuno mi ha aiutato se non mia madre, e la persona che oggi mi ama e mi sta accanto…

Mi sono rialzata, sono andata a pulire, ho cercato una casa in affitto… e dopo 6 anni ho ripreso a lavorare, poiché mio marito mi teneva chiusa in casa.

Ed ora, Signora Meloni sono due mesi che non ho un lavoro e ho una malattia incurabile.

Ho 36 anni e non riesco a prendermi cura di me

Molte volte penso a farla finita…. troppi no, porte in faccia, contratti fasulli o determinati che finiscono e non si rinnovano.

Sono stanca signora Meloni…. Sono stanca e vorrei finirla qui…

Vogliamo subito il riconoscimento della fibromialgia nei LEA e subito un sostegno economico poter rientrare nelle categorie protette!!!!

SUBITO!

Sono Azzurra Mazzara Toce…. una donna che non vuole arrendersi alla disperazione!!!”

 

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CATALINA MIOARA GEORGESCU

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