PUGLIA.GROTTAGLIE, IN DEMOLIZIONE UNA PREGEVOLE OPERA DELL’ ARCHITETTURA RAZIONALISTA. Seconda parte /2

PUGLIA.GROTTAGLIE, IN DEMOLIZIONE UNA PREGEVOLE OPERA DELL’ ARCHITETTURA RAZIONALISTA. Seconda parte /2
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IL DECANO DEGLI ARCHITETTI DI PUGLIA, ANTONIO FANIGLIULO “LA SCUOLA “SANT’ELIA”, NON PUÒ ESSERE DEMOLITA! FERMIAMO IL FOLLE GESTO E L’INUTILE ASSURDA VIOLENZA SULLA PREGEVOLE OPERA DI ARCHITETTURA RAZIONALISTA”

di Vito Nicola Cavallo

Quale il suo invito a chi gestisce la pubblica amministrazione e non solo ?

Insomma, non si può assolutamente restare indifferenti agli inquietanti scempi, alle violenze, per me proprio insopportabili, talvolta persino a veri crimini, che sempre più frequentemente si vanno perpetrando su opere pubbliche significative della nostra ARCHITETTURA CONTEMPORANEA, ormai storicizzata e determinanti per la BELLEZZA dei paesaggi e degli ambientalismi urbani. In più aggravati dal consenso di dirigenti, funzionari, persino organi istituzionali, di dubbia cultura e competenza, che celandosi sotto la cappa del potere pubblico, non avvertono neanche la necessità o il pudore, se non proprio il dovere, di attivare la partecipazione e il consenso collettivo.

Ma nello specifico cosa “contesta” all’amministrazione comunale?

A nulla può rilevare il fatto che si tratta di opere non vincolate dalla soprintendenza! Non si può sottacere lo stato di disattenzione riservata dagli uffici competenti del Comune di Grottaglie ad un’opera di così rilevante valore architettonico, come la scuola Sant’Elia, relegandola ad interventi suppletivi incongruenti, impropri e irrispettosi. Manutenzioni ordinarie e straordinarie sciatte e persino offensive, finendo per denigrare e umiliare la stessa opera, tanto da arrivare a chiederne la demolizione. Dagli spazi esterni lasciati al “non uso”, all’incuria del cemento brullo, alle grate invasive delle finestre, agli inutili cancelli estensibili, alle colorazioni improprie delle facciate, alla mancanza di cura generale e confinato all’isolamento urbano. Quando invece, come ho innanzi detto, la Scuola Sant’Elia è una significativa e pregevole opera di Architettura Razionalista di cui Grottaglie può godere e andarne fiera. Perciò non può essere e non deve essere assolutamente demolita. Al contrario va VALORIZZATA nel suo specialissimo contesto morfologico, ambientale e paesaggistico di cui può disporre e vantare. Magari va rivisitata con le cure e i metodi dei nuovi interventi, anche innovativi, ma congruenti e rispettosi della Opera d’Arte. Inoltre, si dà il singolare caso, e occasione, che la scuola insiste e può godere di una particolarissima, direi unica, conformazione morfologica che è data proprio dalla gravina di tutta l’area circoscritta tra le vie Ennio e sen. Gaspare Pignatelli. Ovvero tutto il Comparto “C8”. Inoltre essa è adiacente al Centro Storico e per alcuni aspetti, funzionali e paesaggistici, proprio il suo naturale completamento fino a raggiungere il contesto della Chiesa dei Paolotti! Credo che l’area su cui insiste la Scuola Sant’Elia, se opportunamente conosciuta, studiata e valutata, appare foriera di significativi e interessanti opportunità e risorse. Quindi è più che doveroso integrare l’architettura Organico-Razionalista della stessa infrastruttura e le sue funzioni (non solo educative) con il valore paesaggistico dell’area che la contiene e maggiormente la qualifica. Una vera risorsa, circostanza e occasione che l’amministrazione comunale deve assolutamente saper cogliere e non lasciarsi sfuggire o rigettare per l’indifferenza, l’incapacità o le distrazioni di taluni. Una interessante sfida di progettazione urbana e prova di capacità creativa che l’amministrazione deve saper correre e dare alla Città di Grottaglie!

Un concorso di progettazione, cosa ne pensa?

“Magari, sarebbe opportuno indire un concorso di progettazione, per acquisire idee e proposte per il migliore utilizzo della Opera di Architettura Razionalista e la valorizzazione dell’area circostante con la sua gravina.

Facciamo tutto il possibile per fermare il folle gesto della demolizione della scuola Sant’Elia peraltro totalmente inutile e solo violenza alla cultura architettonica”

Architetto in cosa consiste l’identità funzionale dell’impianto urbano?

Per riaffermare e avvalorare quanto innanzi argomentato, una considerazione va necessariamente fatta, almeno per comprendere le cause della “obsolescenza” (?) della opera architettonica, ovvero, l’opportunità e la convenienza di mantenere la “funzione scolastica” all’interno di un contenitore che non sembra più intercettare le ragioni strategiche dei modelli urbani avanzati, cui anche la Città di Grottaglie deve giustamente tendere. In tale ottica, appare evidente l’incompatibilità, se non proprio la insostenibilità, di una tale Opera Infrastrutturale scollegata da un Piano Organico Integrato dei Servizi Urbani Tematici, cui oggi sempre più si tende. Nello specifico i “Campus Scolastici integrati”. Quindi – verosimilmente per gli intervenuti cambiamenti socio-culturali e politico economici degli ultimi decenni – per la scuola Sant’Elia il problema che si pone sarebbe di “FUNZIONE” attribuitagli e svolta, che verrebbe meno, ma non di “VETUSTA” fisica o distributiva del complesso

architettonico esistente che, tuttavia, può sempre adattarsi a fare esercitare al suo interno attività compatibili e individuabili in una nuova rete di servizi urbani che si volesse instaurare. Pertanto, a nulla e a nessuno gioverebbe la sua “demolizione” e “ricostruzione” nello stesso posto, per le stesse funzioni e magari con la stessa capacità di utenza. Non vi è dubbio che sarebbe un madornale gigantesco errore e spreco di denaro pubblico. Perciò, si ribadisce che la scuola Sant’Elia è doveroso conservarla – non necessariamente nella funzione fino ad oggi egregiamente svolta – in quanto bene architettonico di impronta razionalista, costituito, storicizzato e persino antropizzato. Ma soprattutto determinante per la memoria storica e la lettura socio-culturale e politico-economica del territorio grottagliese. Per le ragioni innanzi espresse, per quanto si è potuto ascoltare nel Consiglio Comunale del 10 marzo 2022 dalla autorevole voce delle istituzioni, per le opportunità offerte dal PNRR – in nome della salvaguardia e valorizzazione dei valori storici, culturali e ambientali della città di Grottaglie – da professionista operante sul territorio mi sento autorizzato a invitare l’amministrazione comunale a elaborare una ulteriore e approfondita riflessione al fine di rivedere il proprio pensiero sulle iniziative da intraprendere proprio per il Comparto “C8”. Necessario date le enormi potenzialità che lo stesso Comparto detiene e offre, e che, evidentemente, sfuggono alla stessa amministrazione comunale e soprattutto ai professionisti che gli collaborano. Al tempo stesso mi sento di ribadire e di evidenziare gli enormi vantaggi che il Comparto “C8” e l’Architettura Razionalista della scuola Sant’Elia, in perfetta simbiosi fra loro, sono in grado di sviluppare per restituire una condizione di “benessere urbano” a tutti i cittadini di Grottaglie.

Ci avviamo alle conclusioni di questo interessante in contro, qual’è il suo auspicio per questa area urbana?

“Mi auguro vivamente che le forze politiche e istituzionali, con determinazione e senso di responsabilità, sappiano reagire e fermamente rigettare la preoccupante, pericolosa, scellerata e assurda decisione della “demolizione della scuola Sant’Elia” comunicata dall’assessore Giovanni Blasi. Infine, una considerazione tanto semplice, banale, ovvia e scontata che persino il più sprovveduto uomo della strada farebbe. Ma con il denaro pubblico che l’assessore Blasi vuole spendere per demolire la scuola Sant’Elia, conferire i materiali a discarica e coprire il disagio scolastico, non farebbe prima e meglio a ristrutturarla e valorizzarla? Ove la ritenesse “a-funzionale”, non può fare il cambio di destinazione d’uso e utilizzarla in attività nuove o complementari? Quindi, individuare e acquisire – a “COSTO ZERO” – una nuova area e costruire una nuova scuola? Utilizzando le aree per STANDARD URBANISTICI (D. M. 1444/1968) già nella disponibilità comunale, e per notevoli estensioni. Ovvero, rinvenienti dalla PEREQUAZIONE O COMPENSAZIONE URBANISTICA. Ancora una volta, mi sia consentito ricordare che dal vocabolario di urbanistica la voce “esproprio” – che si è sentita riecheggiare in Consiglio Comunale del 10 marzo scorso – è stata bandita! Essa è stata sostituita dal sostantivo “PEREQUAZIONE / COMPENSAZIONE URBANISTICA. La legge della Regione Puglia n. 18 del 30 aprile 2019 l’ha resa obbligatoria per tutti i Comuni. Forse è giunto il momento che anche a Grottaglie se ne prenda finalmente atto e si avviino le dovute procedure per poterla attuare ed esercitare. Facciamo tutto il possibile per fermare il folle gesto della demolizione della scuola Sant’Elia peraltro totalmente inutile e solo violenza alla cultura architettonica!”

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VITO NICOLA CAVALLO

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