ILIAN RACHOV L’ARTISTA DELLE OPERE SACRE…

ILIAN RACHOV L’ARTISTA DELLE OPERE SACRE…
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ILIAN RACHOV “A COLORO CHE VOGLIONO INTRAPRENDERE IL MIO LAVORO, STUDIATE E PRENDETE ESEMPIO DAI STILISTI DEL PASSATO”…..

di Francesca Anastasi

Andiamo a conoscere meglio un personaggio di fama internazionale Ilian Rachov nato a Sofia classe 1970 scopriamo qualcosa in più su di lui…

Sei un grande artista, pittore, stilista, in che vesti ti senti di dare il meglio?
“Sono un’artista soprattutto nel campo della pittura. Durante la mia vita ho dipinto più di 2000 icone ortodosse, quadri ad olio, affreschi in chiese e palazzi privati e tuttora mi dedico. Lavoro da 30 anni quasi sempre su commissione e questo mi ha permesso di avere opere sparse in tutto il mondo avendo clienti di varia nazionalità”.

Sei noto al publico non soltanto per la tua bravura, ma anche per avere creato il logo della Maison Versace “la medusa “che soddisfazione ti ha dato? “Girano voci su questo argomento, che devo smentire. Il logo della Maison Versace è stato creato all’inizio quando Gianni Versace fondò l’azienda ed era ancora in vita. Personalmente non ho avuto il piacere di conoscerlo perché vivevo ancora in Bulgaria.
Quello che ho fatto per la medusa è stata di modificarla leggermente, rendendola più contemporanea e femminile, una sorte di lifting. Ho creato per Versace tantissimi disegni barocchi che utilizzano tuttora come le stampe che vediamo sulle sete ecc delle loro creazioni”.

A che età la tua prima opera d’arte? “Ho dipinto e venduto la mia prima icona ortodossa all’età di 18 anni a Sofia ad un turista americano”.

La fonte della tua ispirazione? “Sono sempre ispirato dalla bellezza, dalla percezione e dall’armonia della natura oppure le opere create dall’uomo”.

Hai un progetto futuro che ti sta impegnando? “Ci sono molti progetti su cui sto lavorando contemporaneamente, uno dei quali è la mia mostra personale a Roma in via Margutta presso la galleria internazionale Area Contesa. Un progetto importante per me che si è concluso con successo. Dico molto importante per me perché lavorando sempre su commissione faccio una mostra ogni 10 anni per mancanza di quadri”.

Descrivici in poche parole il tuo carattere? “Buono ma stron… egoista ma solamente per le cose che realmente reputo importanti ed altruista per le cose che sono importanti per gli altri. Mi arrabbio sempre più spesso ma per fortuna ho realizzato che il mio tempi è importante e prezioso e non vale la pena sprecarlo. Quindi mi passa velocemente il nervoso”.

Hai trovato difficoltà nel tuo percorso artistico? “Le difficoltà ci sono tuttora sempre in attesa di colpirti. Per fortuna che soltanto attraverso le difficoltà si cresce, non conosco altro modo io”.

Chi ti ha sostenuto maggiormente nelle tue scelte? “Diciamo che sono stati in pochi ad ostacolarmi. Devo molto ad un amico che non c’è più, il suo nome era Georgi Pernikliydki, che mi ha aperto gli occhi verso il mondo dei colori così importante per un pittore”.

Cosa consigli a chi vorrebbe diventare stilista? Di studiare in primis dai grandi maestri del passato. Anche loro hanno fatto lo stesso, nessuno nasce imparato. Consiglio di non sentirsi mai arrivato, mai uno che fa meglio degli altri, essere sempre sinceri con se stessi guardando le opere degli altri. La presunzione non appaga se vuoi crescere”.

Cosa speri per l’anno nuovo? “Spero vivamente che ci sia una svolta miracolosa a livello culturale delle popolazioni ed improvvisamente si innalzi. Spero che finalmente le persone si svegliano e e capiscono che sono stati manipolati , quanto male hanno fatto al pianeta dove viviamo in tutti questi anni di massacri umanitari e ambientali”.

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FRANCESCA ANASTASI

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