LA STAGIONE DEI VIRUS  E CORONAVIRUS “BASTARDI”

LA STAGIONE DEI VIRUS  E CORONAVIRUS “BASTARDI”
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UN ALTRO VIRUS STA FACENDO LA SUA APPARIZIONE DA HONG KONG: QUELLO DELL’EPATITE CHE COLPISCE I TOPI

DI GIOVAMBATTISTA RESCIGNO

Stiamo ancora combattendo e chi sa per quanto tempo ancora dovremo combattere con il “Bastardo”, quando all’orizzonte della medicina si affaccia un nuovo Virus, questa volta si consce la sua origine la sua provenienza dal regno animale, trasmesso all’uomo da quel fastidioso e temuto animaletto a tratti lillipuziano a volte vera e propria pantegana. Questi animali, si annidano nelle fogne, nei corsi d’acqua, lungo i fiumi, e amano passeggiare indisturbati, almeno in Italia, dove vengono notati giornalmente sul lungo Arno, lungo la Promenade del Tevere, sulle piccole spiaggette o sui massi frangi flutti nelle prossimità degli sbocchi delle acque reflue che sboccano in mare infettandoli. Si sono proprio loro i TOPI. Ed eccolo che compare proprio mentre il mondo affronta questa terribile pandemia da Sars-CoV-2, un altro virus ha fatto di recente il “salto di specie”. Si tratta di una forma di epatite (denominata “E”) che si pensava infettasse soltanto i topi. Invece, dopo il primo caso del 2018, riferisce la Cnn, un uomo di 56 anni risultato positivo al virus che infetta i ratti, ma non alla sua variante “umana” (se ne conoscono in tutto quattro). Come si riconosce ecco i sintomi febbre, ingrossamento del fegato, itterizia. “ La medicina ora, improvvisamente, si è siamo trovata di fronte un virus che passa dai topi all’uomo”,- così ha dichiarato un microbiologo americano al network americano Siddharth Sridhar, autore della scoperta. – “Si pensava che fosse un caso isolato e invece, da quel primo caso ne sono stati riscontrati altri dieci. L’ultimo, una settimana fa: un sessantunenne con funzioni epatiche irregolari che è stato testato ed è risultato positivo E potrebbero esseri centinaia di altri casi “silenti”. Il problema è che non si riesce a risalire all’origine del contagio”. Secondo l’Oms, l’epatite E si trasmette solitamente tramite acqua contaminata. Ma i ricercatori non hanno trovato tracce di possibili “contatti” che hanno provocato l’infezione. L’ultimo caso si è rivelato un vero enigma: infatti il, contagiato, non aveva effettuato nessun viaggio di recente, non aveva avuto alcun contatto con topi o fonti idriche possibilmente infette, tanti dubbi e perplessità sul caso. Ma la cosa che adesso preoccupa di più che come il Sars-CoV-2 anche questo virus è poco conosciuto, non si conoscono i tempi di incubazione e se i contagi possono esserci stati in tempi remoti, il risultato pr il momento per il paziente non c’è modo di poterlo stabilire, gli studiosi si augurano che siano solo casi isolati e che questo nuovo virus.

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GIOVAMBATTISTA RESCIGNO

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