SARA’ UN MONDO MIGLIORE?

ALLA SCOPERTA DELLE PICCOLE COSE QUOTIDIANE AI TEMPI DEL CORONA VIRUS
DI GIOVANNI CAPPUCCIO
Il monito del Governo italiano è oramai chiaro: “Restate a casa”. Questa è la raccomandazione degli esperti a tutti noi in questo momento di vera emergenza. Questo è l’unico antidoto contro un nemico sconosciuto che non possiamo arginare con porte o sbarre d’acciaio. Questo è il momento giusto per far emergere il nostro senso di responsabilità, pensare alla nostra salute e soprattutto a quella di chi ci sta accanto. È bello stare a casa, i primi tempi, dal momento dopo le ordinanze del governo, sembrava una cosa così difficile e soprattutto inaccettabile. Non è poi cosi malvagio stare a casa: si può leggere un buon libro, rispolverare quindi vecchie letture che da tempo, per mancanza di tempo, non facevamo più; le massaie e non solo si sbizzarriscono a sperimentare nuove ricette facendo anche dei veri tutorial sui social; gli amanti dello sport riescono a fare in casa gli esercizi di una seduta di allenamento in palestra; per i patiti dello shopping si possono ordinare on line tanti prodotti stando comodamente seduti sul divano; e, si facciamoci anche una cultura di film, di serie tv. E, poi riscoprire gli affetti e dedicare più tempo ai figli. Quando è iniziato il primo momento, di li a poco, con lo scoppio della quarantena obbligatoria per tutti si è pensato ad una distruzione dei rapporti umani, perché noi siamo italiani e soprattutto noi del sud siamo calorosi, veraci come la pasta. Ma…ci siamo ricreduti: stiamo dando dimostrazione noi italiani di dare importanza alla grandezza dell’Italia. Stiamo dimostrando di come siamo pronti a combattere i problemi. Non ci dimentichiamo che dopo la Cina siamo stati noi ad avere più problemi per il coronavirus. Il lavoro instancabile dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori della sanità, perché la nostra è una sanità di vere eccellenze. La nostra grandezza è quella di avere tanta ma tanta ironia: le chat sono piene di queste cose. La meravigliosa iniziativa di cantare dai balconi. Sarà un mondo migliore? Forse sì, forse no, sarà tutto uguale? Sì, sarà un mondo migliore! Questa brutta esperienza ci sta segnando pesantemente. Si vedrà il mondo con occhi nuovi, più consapevoli della futilità, delle cose che prima ci facevano arrabbiare ora non lo faranno più. Ci renderemo conto di fare più cose anche restando a casa anche quando potremo uscire: con l’uso della tecnologia potremo anche salvaguardare l’ambiente, l’inquinamento sarà dimezzato. Ci sarà più senso di responsabilità e perché no, speriamo l’abbia capito anche qualche “ribelle” che la vita è preziosa e va salvaguardata. Sempre!